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Eredità Agnelli, il gip ribalta tutto e impone l'imputazione coatta per Elkann e Ferrero

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Foto: Lapresse

Angela Bruni
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Il gip di Torino ha disposto l'imputazione coatta per John Elkann e Gianluca Ferrero, coinvolti nel processo sull'eredità di Marella Caracciolo, moglie dell'avvocato Gianni Agnelli. L'imputazione coatta, istituto previsto dall'articolo 409 del codice di procedura penale, si riferisce a due capi d'imputazione per i quali i pubblici ministeri avevano chiesto l'archiviazione. Il gip ha invece disposto l'archiviazione, in questo caso accogliendo la richiesta dei pubblici ministeri, per Ginevra Elkann, Lapo Elkann e per il notaio Urs Robert von Gruenigen. "La decisione del gip è difficile da comprendere perché in contrasto con le richieste dei pubblici ministeri, solide e ben argomentate", hanno commentato i legali difensori di Elkann, che ricorreranno in Cassazione.

 

 

"Pur esprimendo la nostra soddisfazione per le archiviazioni disposte dal gip, la sua decisione di imporre al pm di formulare l'imputazione per John Elkann e Gian Luca Ferrero è difficile da comprendere, perché in contrasto con le richieste dei pubblici ministeri, che erano solide e ben argomentate per tutti i nostri assistiti", la nota integrale dei legali che assistono i tre fratelli Elkann, John, Lapo e Ginevra nell'ambito del procedimento sull'eredità Agnelli.

 

 

"La decisione del gip a nostro avviso non vincola il gip che deve decidere sulla nostra istanza di messa alla prova", proseguono i legali precisando che al giudice "abbiamo presentato una memoria rappresentando le ragioni giuridiche che sostengono la nostra posizione e abbiamo insistito per l'accoglimento dell'istanza di messa alla prova. Nel frattempo contro l'ordinanza del gip Borretta depositeremo ricorso per Cassazione eccependone l'abnormità". "Nel merito, per noi questi tecnicismi processuali non cambiano nulla: ribadiamo la nostra ferma convinzione che le accuse mosse a John Elkann siano prive di qualsiasi fondamento e riaffermiamo la forte convinzione che egli abbia sempre agito correttamente e nel pieno rispetto della legge. La scelta di John Elkann di aderire a un accordo non implica alcuna ammissione di responsabilità ed è stata infatti ispirata solo dalla volontà di chiudere rapidamente una vicenda personale molto dolorosa, tanto più dopo aver definito con l'Agenzia delle Entrate ogni possibile controversia attinente i tributi potenzialmente gravanti sui fratelli Elkann in qualità di eredi di Donna Marella Agnelli", concludono i legali.

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