Garlasco e il Dna, duello tra i legali di Sempio e Stasi: "Artefatto", "compatibile"
La perizia sul materiale genetico sulle unghie di Chiara Poggi non mette d'accordo le parti in causa nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. L'esito dei calcoli biostatistici offre un "supporto" da "moderatamente forte" a "forte e moderato" all'ipotesi che Andrea Sempio o "tutti i soggetti imparentati" con lui per via paterna abbiano contribuito alle "tracce" di dna "misti e parziali" sul quinto dito della mano destra e il primo della sinistra di Chiara Poggi, ma "l'analisi del cromosoma Y non consente" una "identificazione di un singolo soggetto" e non la consentirebbe nemmeno se i profili genetici sulle dita della 26enne uccisa il 13 agosto 2007 fossero "completi, consolidati e attribuibili a una singola fonte", fa sapere la perita dell'incidente probatorio Denise Albani, nelle conclusioni della perizia depositata alla gip di Pavia, Daniela Garlaschelli.
Il dna di Sempio sulle unghie di Chiara ora è una "prova": cosa cambia
Se ne discute nella puntata di venerdì 5 dicembre di Mattino Cinque, il programma condotto da Federica Panicucci su Canale 5. Va in onda un commento di Liborio Cataliotti, l'avvocato di Sempio che ha sostituito Massimo Lovati: la consulenza è "statistica sui singoli responsi che hanno dato questi possibili artefatti, cioè i dati di partenza che sono possibilmente sbagliati, a seconda che si prenda l'uno o l'altro, a seconda della valutazione statistico-probabilistica che viene fatta". Per il legale non si può dire che, anche se quel Dna è di Sempio, "sia da contatto diretto, e che sia riconducibile a quel giorno". Cataliotti argomenta dicendo che se il materiale trovato "sulle unghie fosse stato consistente, come capita nei casi di difesa, non si sarebbe parlato di reperto deteriorato, e allora quella sarebbe stata una prova o quantomeno un indizio solido".
In studio anche Antonio De Rensis, difensore di Alberto Stasi, che vede in modo diverso gli esiti della consulenza. Panicucci ricorda che per alcuni "è una perizia che vale zero". "C'è un illustre genetista che ce lo spiegherà", ma la consulenza "non vale assolutamente zero, c'è una compatibilità" tra il materiale genetico in questione e quello dei Sempio "e quindi noi prendiamo i risultati positivi". Sulle "criticità che sono state evidenziate, ricordo cheieri, fino alle 8.50, si diceva che alcune argomentazioni scientifiche erano il faro, poi quando" ci sono consulenza che vanno in altra direzione queste vengono avlutate in modo differente, è la stoccata di De Rensis.
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