Giuliacci: "Autunno nostalgico". Ecco quando arriva il freddo
L'autunno tornerà presto nella sua dimensione più tipica. Ecco le previsioni meteo di domenica 2 novembre e dei giorni a venire del colonnello Mario Giuliacci. Un autunno dal sapore “nostalgico” quello del 2025, spiega l'esperto, dopo anni in cui l’anticiclone africano ha dominato la scena a novembre portando temperature sopra la media e scarsa piovosità, quest’anno l’Italia sembra ritrovare le caratteristiche tipiche della stagione autunnale. Cosa ci aspetta nelle prossime due settimane?
Prima fase: venti umidi e miti - Tra il 2 e il 4 novembre, l’Italia sarà interessata da venti atlantici di origine subtropicale, quindi umidi ma relativamente miti. In queste correnti si inserirà una perturbazione atlantica che, nella giornata di domenica 2 novembre, porterà piogge su Alpi, Levante Ligure, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ed Emilia, estendendosi in serata anche a Umbria e Lazio, spiega Giuliacci in un video sul canale YouTube MeteoGiuliacci. Sulle Alpi di confine sono attese deboli nevicate, ma solo oltre i 3.000 metri. Lunedì 3 novembre il maltempo si sposterà verso le regioni meridionali, con qualche pioggia debole, mentre già dal 4 novembre si prevede un miglioramento generalizzato.
Seconda fase: piogge più diffuse e clima autunnale - Dalla seconda settimana di novembre, le correnti atlantiche cambieranno origine, arrivando dal Medio Atlantico: masse d’aria più fresche e instabili, tipiche del pieno autunno. Una prima perturbazione raggiungerà l’Italia tra il 7 e il 9 novembre, portando piogge su Liguria, Lombardia, Sardegna, regioni tirreniche e sulle isole maggiori. Seguirà una fase più lunga di maltempo tra martedì 11 e domenica 16 novembre, con precipitazioni che interesseranno soprattutto Alpi, Lombardia, Levante Ligure, Triveneto e regioni tirreniche fino alla Calabria. Le regioni adriatiche, al contrario, resteranno più ai margini, con scarse precipitazioni e maggiori schiarite.
Temperature: in calo dopo il 4 novembre - Dopo un inizio mese ancora mite, tra il 4 e il 5 novembre si prevede un "brusco calo termico", che riporterà le temperature su valori più consoni alla stagione.
Gli effetti - L’autunno 2025 sembra dunque rompere con la tradizione degli ultimi anni, segnando un ritorno alle piogge e al clima variabile tipico del periodo. Un cambiamento che, come sottolinea Mario Giuliacci, potrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per le riserve idriche e per la natura, in un Paese che troppo spesso, negli ultimi decenni, ha visto un autunno più simile all’estate.
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