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Palermo, fermato il presunto killer. Il post choc su Totò Riina dopo l'omicidio

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Foto:  Ansa

Luigi Frasca
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Fermato il presunto killer di Palermo. Sono decine le persone che vengono sentite in queste ore dai Carabinieri del reparto operativo che la notte scorsa erano nella zona in cui è stato ucciso Paolo Taormina di 21 anni, il ragazzo che stava provando a sedare una rissa. I testimoni raccontano, come si apprende, della rissa, del pestaggio di un ragazzo da parte del branco, dell'intervento della vittima e poi dopo i colpi di pistola. La vittima è stata colpita da una pallottola in fronte. 

L'omicidio è avvenuto a pochi passi dal Teatro Massimo di Palermo. La vittima è figlio dei titolari del locale in cui è avvenuto il pestaggio. Secondo una prima ricostruzione, il giovane, poco dopo le 3, avrebbe notato un coetaneo picchiato da un gruppo di ragazzi quando è intervenuto per sedare la rissa. All'improvviso uno dei membri del branco avrebbe estratto la pistola e avrebbe esploso un colpo a distanza ravvicinata puntando alla fronte. Il giovane che ha sparato si è poi dileguato a bordo di uno scooter con gli altri del gruppo. 

 

Poi la svolta: Gaetano Maranzano di 28 anni è il nome del presunto omicida di Paolo Taormina. I carabinieri lo hanno fermato nella casa della compagna nel rione Uditore. Durante la perquisizione i militari hanno trovato una pistola che potrebbe essere l'arma del delitto. Maranzano un'ora dopo l'omicidio ha postato un contenuto su TikTok in cui è chiaro il suo apprezzamento per Totò Riina. Agli inquirenti nell'immediatezza del fermo avrebbe fatto delle parziali ammissioni di responsabilità, dando una versione di quanto accaduto: avrebbe parlato di un risentimento nei confronti della vittima che in passato avrebbe importunato la sua fidanzata. Una ricostruzione al vaglio degli inquirenti.

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