Terni, intimidazione a Bandecchi: il fantoccio a testa in giù davanti al Comune
Un atto intimidatorio in piena regola quello ai danni del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, apparso nella serata di sabato 4 ottobre davanti Palazzo Spada, sede del Comune umbro. Si tratta di un fantoccio con il volto dell'imprenditore e politico con la frase: "Vuoto come un cesso non ti sai organizzare, vigliacco, represso incominci a picchiare". Frasi tratte da "Rigurgito antifascista", canzone dei 99 Posse (il ritornello, per dire, fa: "C’ho un rigurgito antifascista se vedo un punto nero ci sparo a vista..").
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"Alternativa Popolare manifesta la totale solidarietà a Stefano Bandecchi, dopo la squallida e violenta esposizione di un fantoccio a testa in giù col suo volto ed il suo nome, durante una delle manifestazioni per la Palestina. Stigmatizziamo ogni forma di violenza e di istigazione e auspichiamo che da tutti i partiti si sollevi un unanime coro di condanna e indignazione, al di là di posizioni politiche e personali: nessuno resti in silenzio perché il silenzio potrebbe essere interpretato come assenso e incoraggiare all'emulazione e alla normalizzazione di fatti veramente gravi", si legge in una nota del movimento guidato da Bandecchi.
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Lo stesso sindaco di Terni ha usato espressioni meno istituzionali in un video sui social: "Bella ca***ta che avete fatto ieri sera voi di sinistra. Avete appeso il pupazzetto a testa in giù, avete scatenato la Digos, vi siete tirati addosso le ire di mezzo mondo. Mi avete fatto inc****re, perché da ora in avanti chiunque mi dica che è di sinistra rischia tutti i giorni", contrattacca Bandecchi secondo cui chi lo minaccia è rimasto "al periodo fascista".
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