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Terni, intimidazione a Bandecchi: il fantoccio a testa in giù davanti al Comune

Foto: Il Tempo

Luigi Frasca
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Un atto intimidatorio in piena regola quello ai danni del sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, apparso nella serata di sabato 4 ottobre davanti Palazzo Spada, sede del Comune umbro. Si tratta di un fantoccio con il volto dell'imprenditore e politico con la frase: "Vuoto come un cesso non ti sai organizzare, vigliacco, represso incominci a picchiare". Frasi tratte da "Rigurgito antifascista", canzone dei 99 Posse (il ritornello, per dire, fa: "C’ho un rigurgito antifascista se vedo un punto nero ci sparo a vista..").  

 

"Alternativa Popolare manifesta la totale solidarietà a Stefano Bandecchi, dopo la squallida e violenta esposizione di un fantoccio a testa in giù col suo volto ed il suo nome, durante una delle manifestazioni per la Palestina. Stigmatizziamo ogni forma di violenza e di istigazione e auspichiamo che da tutti i partiti si sollevi un unanime coro di condanna e indignazione, al di là di posizioni politiche e personali: nessuno resti in silenzio perché il silenzio potrebbe essere interpretato come assenso e incoraggiare all'emulazione e alla normalizzazione di fatti veramente gravi", si legge in una nota del movimento guidato da Bandecchi.

 

Lo stesso sindaco di Terni ha usato espressioni meno istituzionali in un video sui social: "Bella ca***ta che avete fatto ieri sera voi di sinistra. Avete appeso il pupazzetto a testa in giù, avete scatenato la Digos, vi siete tirati addosso le ire di mezzo mondo. Mi avete fatto inc****re, perché da ora in avanti chiunque mi dica che è di sinistra rischia tutti i giorni", contrattacca Bandecchi secondo cui chi lo minaccia è rimasto "al periodo fascista". 

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