Garlasco, colpo di scena: Sempio non si presenta dai pm. L'avvocata: "Guerra dura"
Primo colpo di scena della giornata sul caso di Garlasco: Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso per l'omicidio di Chiara Poggi, non è presente in procura a Pavia dove è stato convocato per essere interrogato. Il motivo? I suoi avvocati, Massimo Lovati e Angela Taccia, hanno eccepito un difetto di nullità nell'invito a comparire. I due hanno depositato una memoria in cui spiegano le ragioni dell'assenza di Sempio.
"Atto nullo, lo abbiamo comunicato alla procura. L'invito non conteneva l'avvertenza alla lettera D dell'articolo 375 del codice di procedura penale", afferma Lovati. In particolare il difensore fa notare - parlando all'Adnkronos - che il 'difetto' nell'atto della procura è relativo all'assenza dell'"avvertimento che il pubblico ministero potrà disporre a norma dell'articolo 132 l'accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato addotto legittimo impedimento". Dunque la difesa di Sempio ha colto questo presunto "errore" per non presentarsi in procura. Una spiegazione che rende comprensibile il messaggio dell'altra avvocata Taccia: "Guerra dura senza paura. CPP we love you", indicando l'emoticon di una tigre e un cuoricino blu. La sigla CPP, molto probabilmente, sta per Codice di Procedura Penale.
Garlasco, il giorno della verità. Sempio, Stasi e amici: tutti sotto torchio
Intanto Alberto Stasi insieme alla sua avvocata Giada Bocellari è arrivato in procura a Pavia. L'unico condannato per l'omicidio di Garlasco è entrato in auto, guidata dalla legale, dall'ingresso posteriore del palazzo di giustizia. Nei giorni scorsi aveva ricevuto un invito a comparire dai pm per rendere interrogatorio nell'ambito della nuova inchiesta sul delitto di Chiara Poggi in cui è indagato Sempio. "Adesso andiamo a spiegare tutto ai magistrati. Vediamo che domande ci fanno e rispondiamo - afferma l'avvocato Antonio De Rensis, legale di Stasi - Non so se la riscriveremo la storia, so che la stiamo ridisegnando. Adesso vediamo questo disegno dove ci porterà, però c'è molta fiducia e molto rispetto per l'operato della magistratura che non credo operi sulla base di un'idea, come ho sentito, né tantomeno su tesi strampalate. Credo che sia un'indagine molto razionale, molto seria". Marco Poggi fratello della ventiseienne uccisa il 13 agosto 2007 risponde invece ai magistrati come testimone a Venezia, visto che da tempo si è trasferito a Mestre.
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