Salento, dopo due interventi per dimagrire non riesce più a mangiare: risarcita con 700mila euro
Due operazioni per curare l’obesità, 8 anni di odissea. È la storia di malasanità in cui, suo malgrado, è finita una 46 enne salentina che il 16 dicembre 2016 si era sottoposta ad un intervento per ridurre lo stomaco e che da quel momento ha visto la sua vita cambiare in peggio, arrivando a non poter nemmeno ingerire piccoli bocconi di cibo o sorsi d’acqua. 8 anni di calvario che si sono conclusi con un risarcimento di 700mila euro erogato dalle due cliniche in cui era stata curata, una pugliese e l’altra del nord italia, dai medici in servizio e dalle rispettive compagnie di assicurazione. È l’incredibile storia riassunta da Francesco Oliva sulle pagine de La Repubblica.
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Errori su errori da parte delle equipe mediche che ancora oggi gravano sulla 46ennee che accusa nausea ogni volta che mangia e che ha letteralmente visto cambiare in peggio la sua vita. Un passo indietro: è il 16 dicembre del 2016. La donna, allora 38enne, si opera ma subito dopo l’intervento accusa nausea e vomito dopo aver ingerito piccole quantità di cibo. Il suo peso scende dai 138 chili iniziali a 76. Nonostante questo, però, la donna sta male. Si reca allora nel nord Italia e si sottopone ad un nuovo intervento, sperando di porre fine al suo malessere. È il 20 giugno del 2018 e nonostante la nuova operazione, le cose vanno peggio e le sue condizioni si aggravano.
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È a quel punto che la donna decide di passare la palla al proprio avvocato. Il caso finisce al tribunale civile di Lecce che dispone degli accertamenti e dispone una consulenza tecnica che alla fine prende atto degli errori commessi dai medici in entrambi gli interventi. Oggi la risoluzione del caso: la giudice Caterina Stasi ha condannato in solido le due cliniche e i medici a risarcire la donna con 700mila euro, una cifra superiore ai 600mila euro ipotizzati dal collegio medico durante gli accertamenti. Sanitari che hanno deciso di non opporsi alla decisione e pagare immediatamente la somma. L’odissea personale della 46enne finisce dopo ben 8 anni.
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