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Ramy, comizio alla fiaccolata: "Fai propaganda", fischi alla consigliera Pd

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È partito dal Corvetto con l’invito alla non violenza seguito da un minuto di silenzio, il corteo per ricordare Ramy Elgaml, il 19enne morto nella notte tra sabato e domenica scorsi mentre scappava a bordo di uno scooter guidato da un amico durante un inseguimento dei carabinieri. "Grazie per esserci, siete numerosi - ha detto col megafono uno degli amici del giovane morto in un incidente durante un inseguimento dei carabinieri -. Qui è dove viveva Ramy. Ci hanno detto di non passare da qui per evitare brutti ricordi alla famiglia ma vogliamo che sia un momento di rispetto per il nostro amico. Lo dico subito:chi volesse far sfociare il corteo nella violenza se ne può andare". Il minuto di silenzio è stato seguito da un applauso. Il corteo per Ramy, al quale partecipano circa 500 persone, ha come sfondo le preghiere coraniche diffuse dalle casse. Un canto continuo interrotto dallo scoppio di qualche petardo in lontananza. La commemorazione è diretta verso via Ripamonti, davanti al benzinaio dove Ramy è caduto. 

 

Sul momento di raccoglimento è piombata la politica. La presenza di Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, è stata contestata da alcuni partecipanti al corteo per Ramy. Rozza ha preso la parola per esprimere vicinanza e impegno da parte sua agli abitanti del Corvetto dopo essere stata presentata da uno degli organizzatori come "una nostra amica". "Basta, smettila", "Questa è propaganda", "Vai via" hanno detto alcuni durante il suo intervento, accompagnando l’invito con qualche fischio. Prima di lei hanno preso la parola i giovani palestinesi. "Quello di Ramy non è solo un incidente ma simboleggia la tensione tra i migranti e le istituzioni", le parole in piazza.

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