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Milano, ancora far west: egiziano lancia pietre con la fionda, la polizia spara per fermarlo

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 Restano stabili le condizioni di Christian Di Martino, il vice ispettore della Polizia di Stato accoltellato in modo grave da un 37enne di origini marocchine alla stazione di Lambrate. L’agente 35enne ha trascorso una notte tranquilla nella terapia intensiva dell’ospedale Niguarda di Milano, dove subito dopo l’aggressione è stato operato d’urgenza per le lesioni agli organi riportate e la grave emorragia che ne è conseguita.  Positiva la risposta ai primi stimoli, anche se la prognosi resta comunque riservata. Intanto si registra un episodio simile a quello che ha portato al grave ferimento dell'agente, anche se con esiti diversi. Un cittadino egiziano di 36 anni che tirava pietre con una fionda rudimentale è stato ferito dal colpo di pistola sparato da un agente. L'uomo è stato soccorso e portato immediatamente all’ospedale Niguarda dove i sanitari hanno accertato che il proiettile non ha intaccato organi vitali.

 

I fatti nella notte, quando alle ore 2.20 circa gli agenti della Polizia Ferroviaria sono intervenuti in piazza Luigi di Savoia perché l'egiziano, appena uscito dagli uffici Polfer di Milano Centrale dove era stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, si era fermato dando in escandescenza e danneggiando arredi urbani.I poliziotti hanno tentato di bloccarlo mentre agitava una sorta di fionda rudimentale fatta da pietre chiuse all’interno di una stoffa e brandiva un pezzo di marmo recuperato da una lastra che poco prima aveva divelto. Il cittadino egiziano, sotto effetto di sostanze stupefacenti, si è scagliato con violenza contro gli operatori che, per tutelare la propria e l’altrui incolumità, hanno utilizzato il taser in dotazione nel tentativo di interrompere l’azione e, subito dopo, atteso che continuava ad avanzare, uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola di ordinanza colpendolo l’uomo alla spalla sinistra.

 

Il precedente intervento che aveva portato alla denuncia del 36enne egiziano per rapina e resistenza era stato effettuato all’esterno della Stazione da una pattuglia dell’Esercito Italiano che aveva richiesto l’intervento della Polfer. L’egiziano aveva rapinato un cittadino marocchino che, portato in ospedale in codice verde a seguito dell’aggressione subita, si era poi allontanato dal pronto soccorso, facendo perdere le proprie tracce. Il cittadino egiziano, negativo nella banca dati delle forze di Polizia, era già stato foto segnalato lo scorso 24 aprile 2024 a Belluno poiché richiedente protezione internazionale con pratica approvata. In precedenza aveva fatto istanza ad Ascoli, dove la pratica era stata rigettata per irreperibilità.

 

Ma a poco più di 24 ore dall’episodio del viceispettore accoltellato a Lambrate, un carabiniere ha rischiato la vita a Roma, dove è stato aggredito da due uomini armati di coltello. È avvenuto in zona Tor Tre Teste, periferia est. I due, entrambi cittadini georgiani di 40 e 42 anni, sono stati arrestati poi dai militari dell’Arma per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo essere stati scoperti con dispositivo disturbatore di frequenze, utilizzato per i furti delle auto, hanno cercato di ferire con un coltello a serramanico un carabiniere. I due sono stati poi bloccati e arrestati.

 

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