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Palermo, strage di operai a Casteldaccia: cinque morti per esalazioni tossiche

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Ennesima strage sul lavoro in Italia. A Casteldaccia, in provincia di Palermo, cinque operai, su un gruppo di sette, hanno perso la vita dopo essere rimasti intrappolati mentre operavano per la riparazione di una pompa sommersa che si trova nella rete fognaria vicino all’azienda vinicola Corvo. Gli operai sarebbero deceduti a causa dell’intossicazione provocata dalle esalazioni.

 

 

Tutto è successo intorno alle ore 14 di oggi: diverse squadre di vigili del fuoco sono intervenute in via Nazionale presso un impianto di sollevamento di acqua reflue della ditta Amato, per il soccorso di alcuni operai dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo, che durante alcuni lavori di manutenzione sono stati colti da malore all’interno della vasca di depurazione di acque reflue. Sul posto sono intervenute 2 squadre dei pompieri dai distaccamenti di Brancaccio e Termini Imerese con il supporto della squadra Saf (speleo alpino fluviale), dei Sommozzatori e del Nucleo Nncr (nucleare batteriologico, chimico e radilogico). Sono stati recuperati 7 operai (di questi 5 privi di vita il cui decesso è stato costatato dal personale medico presente sul posto) un operaio trasportato in ospedale e un operaio illeso. Sul posto sono presenti inoltre i tecnici Spresal per le indagini di competenza e personale della Polizia di Stato.

 

 

«È un dolore profondo quello che ho provato alla notizia della morte degli operai a Casteldaccia. A nome mio e di tutta la giunta esprimo il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime per la terribile e inaspettata tragedia che le ha colpite», il commento del presidente della Regione Sicilia Renato Schifani sugli operai che erano al lavoro sotto una cantina vitivinicola.

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