Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Aosta, "vestiti come due dark, lei emaciata": spunta il testimone. Cosa ha visto

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Un giovane italo-egiziano di 22 anni è stato arrestato a Lione ieri sera per l’omicidio in Valle d’ Aosta della turista francese di 22 anni ritrovata in una chiesetta diroccata nella frazione di Equilivaz. Lo ha reso noto il procuratore di Grenoble e la notizia è stata presto riportata dai media francesi. L’autopsia ha permesso di accertare le cause della morte della giovane: diverse coltellate al collo e all’addome avrebbero messo la ragazza ko. Gli investigatori italiani hanno concentrato le indagini sulla pista dell’omicidio e hanno subito sospettato di un uomo. La Procura del Comune francese ha detto che l’uomo "mai condannato, è sospettato dell’omicidio della sua compagna, una giovane donna di 22 anni, abitualmente residente nel dipartimento del Rodano, trovata morta in Val d’ Aosta il 5 aprile 2024".

 

 

La coppia aveva attraversato insieme la frontiera franco-italiana, senza incidenti, il 25 marzo 2024. L’uomo era stato posto sotto controllo giudiziario il 13 gennaio 2024 in seguito a una denuncia per violenza domestica e minacce avanzate affinché la sua vittima ritrattasse la denuncia. Conformemente alle richieste dell’accusa, il giudice gli aveva notificato il divieto di entrare in contatto con la vittima. Il tribunale penale di Grenoble lo avrebbe processato venerdì 3 maggio 2024. Un testimone è stato sentito da La Stampa e ha raccontato:”Li ho visti. Martedì mattina, il 2 di aprile, quei due ragazzi erano qui davanti. Camminavano, erano a piedi. Lei: molto bella, ma sofferente, emaciata. Lui con i ricci neri e la carnagione olivastra. Erano vestiti come due dark, tutti di scuro. Come quei ragazzi che venerano la morte. Ho pensato: due vampiri. E ho pensato anche un’altra cosa, per cui adesso provo molta vergogna: lei era così pallida che sembrava un cadavere. Non riesco più a dormire sapendo quello che è successo”.

 

 

"Mi hanno raccontato di essere arrivati dal confine svizzero. Cercavano un supermercato grande per fare la spesa. E poi volevano andare a campeggiare sulle montagne. Per questo so che non esiste il furgone di cui ho sentito parlare al telegiornale. Perché mi hanno chiesto indicazioni per la fermata del pullman, io li ho accompagnati e li ho visti salire a bordo. E non li ho visti soltanto io quel giorno, ma una persona che conosco li ha visti anche al ritorno: quando sono scesi dal pullman proprio all’altezza del sentiero che porta alla chiesetta. Avevano le borse della spesa", ha aggiunto. 

Dai blog