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Aosta, "caccia ai fantasmi": che fine fa la pista della sfida social

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La storia di Auriane Nathalie Laisne, la ragazza trovata morta in una chiesa diroccata e nascosta tra i boschi vicini ad Aosta, continua a balzare agli onori di cronaca. Ieri sera un giovane italo-egiziano di 22 anni è stato arrestato a Lione per l’omicidio della turista francese. L’autopsia ha permesso di accertare le cause della morte e sono emersi i segni di diverse coltellate al collo e all’addome. Tuttavia, si indaga sul movente del delitto. La CNN aveva in un primo momento riportato che gli inquirenti stavano valutando piste differenti e che, tra queste, c'era anche quella di una challenge su TikTok, molto in voga tra i giovani francesi. Idea, quella della sfida social, che è stata però presto superata. 

 

 

Si è trattato dell'ennesimo femminicidio. "È stato determinato da motivi di possesso e di annullamento della volontà della vittima. Non si è trattato di raptus, di gelosia o di passione. È essenzialmente un omicidio tipico di una manifestazione di potere nei confronti della ragazza", ha sottolineato il procuratore capo di Aosta, Luca Ceccanti, in una conferenza stampa convocata per chiarire le circostanze di quanto accaduto tra il 26 e il 27 marzo scorsi sopra La Salle.

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