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Chiesa, l'anatema di Papa Francesco contro l'utero in affitto: delitto universale

Pietro De Leo
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Un testo sulla dignità della persona che ristabilisce il senso dei valori non negoziabili. È il contenuto di «Dignitas infinita», il documento pubblicato ieri dal Dicastero della Dottrina della fede. Pagine, la cui elaborazione ha richiesto circa un quinquennio, dove viene ribadita solidamente la posizione su alcune questioni fondamentali che hanno catalizzato il dibattito intorno ai valori. L’obiettivo è fissare «l’imprescindibilità del concetto di dignità della persona umana all’interno dell’antropologia cristiana», stigmatizzando «alcune gravi violazioni della dignità umana». Con questo si intende «tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, aborto eutanasia e lo stesso suicidio volontario». Inoltre, viene ricompreso anche «tutto ciò che offende la dignità umana». Tra le pratiche che vengono analizzate, e su cui c’è un giudizio di piena contrapposizione, si annoverano ovviamente l’aborto, «grave e deplorevole», e la teoria del gender. Quest’ultima viene definita «pericolosissima», in quanto «cancella le differenze della pretesa di rendere tutti uguali» e perché «vuole negare la più grande possibile tra le differenze esistenti tra gli esseri umani».

 

 

C’è poi un punto che si intreccia intensamente con il dibattito politico italiano, ed è la maternità surrogata. Attraverso di essa, infatti, «il bambino, immensamente degno, diventa un mero oggetto». Dunque questa pratica «lede gravemente la dignità della donna e del figlio» essendo «fondata sullo sfruttamento di una situazione di necessità materiale della madre. Un bambino è sempre un dono e mai l’oggetto di un contratto». Motivo per cui «è da proibire a livello universale». Proprio come prevede la proposta di legge del centrodestra già approvata alla Camera. Il documento vaticano suscita reazioni anche nel dibattito pubblico. Marco Cappato, dell’Associazione Coscioni, attacca: «Il Vaticano sceglie con decisione di proseguire sulla strada della promozione dello Stato Etico a livello mondiale, aggravando, se possibile, le proibizioni che si chiede al legislatore di imporre contro le libertà delle persone su temi fondamentali per la loro vita».

 

 

Dal centrodestra, al contrario, si sottolinea la compatibilità rispetto all’agenda che sta portando avanti. In particolare, Fratelli d’Italia pone l’accento sulla maternità surrogata. Carolina Varchi, prima firmataria della proposta che rende la pratica reato universale, osserva: «Le parole chiare e forti della Santa Sede contro la pratica dell’utero in affitto ci confortano e ci confermano che siamo sulla strada giusta con la nostra legge già approvata alla Camera e che presto arriverà in Senato». E aggiunge: «Da sempre, infatti, riteniamo quella dell’utero in affitto una pratica cinica, disumana, che calpesta la dignità delle donne e apre all’industria delle nascite». Dalla Lega, il deputato Rossano Sasso si concentra sul gender, avendo firmato una risoluzione sul tema: «Il concetto di gender rappresenta una deriva pericolosa perché tende a cancellare le differenze e a rendere tutto uguale. Condivido le parole di Papa Francesco e auspico che vengano rispettate anche all'interno della comunità scolastica».

 

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