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Pisa, il video che precede gli scontri tra polizia e studenti: quello che la sinistra non dice

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Le cariche e le manganellate della polizia agli studenti che manifestavano a Pisa al sit-in non autorizzato in sostegno a Gaza che si è trasformato in un corteo che voleva raggiungere punti sensibili armano la sinistra. Tuttavia nel day-after delle polemiche spuntano altri filmati che mostrano l'antefatto degli scontri, con gli insulti e le provocazioni dei manifestanti contro gli agenti. "A guardare le immagini si rimane un po' stupefatti. I manifestanti probabilmente per imperizia non hanno notificato alla questura la manifestazione e si sono rifiutati di concordare il percorso del corteo spontaneo con la questura. Questo è stato un errore", ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati, Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia in diretta a Omnibus su La 7.

 

 

"La Costituzione tutela la libertà di manifestare il proprio pensiero, ma occorre un nulla osta per evitare che ci siano nello stesso luogo altre manifestazioni, che non ci siano agenti provocatori o l’intento di raggiungere obiettivi sensibili, si tratta di tutelare anche chi manifesta. Va detto che sbarrare quella via d’accesso serviva appunto a tutelare alcuni obiettivi sensibili. Manifestare è un diritto, raggiungere punti critici no"; chiarisce Rampelli che ricorda la nota del dipartimento di polizia di ieri che "conferma da un lato l’assoluto diritto di manifestare e dall’altro che non c’è una linea di comando che collega direttamente il ministro a un reparto mobile che presidia una piazza e che ha una professionalità e regole d’ingaggio collaudate nel tempo". Tuttavia, ammette l'esponente di FdI, "occorre in generale registrare che il clima è radicalmente peggiorato negli ultimi mesi, nelle scuole e nelle università, come dimostra la manifestazione in cui è stato incendiato un fantoccio raffigurante il Presidente Meloni. Occorre che tutti i partiti facciano attenzione a non lanciare messaggi intrisi di odio per mere ragioni di propaganda perché finisce che qualcuno possa credergli e passare alle vie di fatto". 

 

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