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Firenze, valanga di multe e insurrezione contro le tasse occulte. E già arriva la nuova beffa

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Christian Campigli
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Una tassa occulta. Che colpisce tutti, indistintamente. Al di là del reddito o della tipologia di mezzo usato. Prosegue la guerra del Partito Democratico contro gli automobilisti. E Firenze si conferma maglia nera in Italia tra le città sopra i 200mila abitanti per multe sanzionate. Il capoluogo toscano è l'area urbana che incassa di più dalle infrazioni stradali. La patria di Dante e Michelangelo è riuscita ad arrivare alla cifra record di 198,8 euro pro capite. Solo nel 2023, il Comune di Firenze ha incassato 112 milioni di euro. “Sono numeri intollerabili, come non è accettabile non sapere in che modo vengono spesi i soldi incassati dalle contravvenzioni, che per legge andrebbero investiti, per almeno il 50%, in progetti di sicurezza stradale - ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella -. Mediamente, i Comuni italiani incassano 14,65 euro pro capite da multe e ammende. Dunque, Firenze è 13 volte sopra la media nazionale. È un dato scandaloso, che evidenzia come chi amministra la nostra città tratta i cittadini da bancomat, per rimpinguare le casse comunali. E senza contare che nel bilancio preventivo 2024 Palazzo Vecchio ha stanziato 114 milioni euro da multe”.

 

 

All'orizzonte, qualora il centrosinistra dovesse confermarsi vincitore sulle rive dell'Arno, c'è la concreta ipotesi che Firenze segua Bologna e applichi, ovunque, il limite orario a trenta chilometri. “Dopo essersi posizionata ai vertici delle città italiane più violente, ora arriva a Firenze anche il primato sulle multe – ha ricordato il senatore di Fratelli d'Italia, Paolo Marcheschi -. Si tratta, a tutti gli effetti, di una tassa occulta, che rischia di aumentare ulteriormente laddove il sindaco Nardella dovesse proseguire con la sua battaglia per il limite dei 30 all’ora. Questa scelta, come dimostrano i dati, non riduce gli incidenti stradali né l’inquinamento, anzi. Il vero obiettivo è dunque accrescere ancora gli incassi comunali attraverso le multe, addebitando un’altra tassa occulta ai cittadini: tendenza, questa, tristemente diffusa tra i sindaci di sinistra. Sul territorio, col nostro partito, avvieremo una raccolta firme e uno sportello legale per ricorsi contro le multe illegittime, per tutelare i cittadini da questa nuova iniqua iniziativa presa, tra l’altro, a insaputa di molti di loro”.

 

 

Sullo stesso avviso anche il capogruppo a Palazzo Vecchio di Fdi, Alessandro Draghi. "Non si tratta della volontà di limitare gli incidenti, come sostengono goffamente gli esponenti di sinistra, ma un vero e proprio escamotage per aumentare ulteriormente le multe e fare cassa coi soldi dei cittadini". Un tema, quello del multificio che ancora oggi divide e non poco anche Matteo Renzi dai dem. E allontana l'ipotesi di un possibile accordo unitario tra Pd e Iv. 

 

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