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Polmonite Cina, l'ipotesi preoccupante. Pregliasco: quelle flebo ai bambini...

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C'è qualcosa che non torna, come ha detto Roberto Burioni a Che tempo che fa, sul boom di polmoniti che ha colpito in Cina moltissimi bambini ma non solo?  A commentare le notizie che arrivano, col contagocce, dall'Asia è Fabrizio Pregliasco, intervenuto lunedì 4 dicembre a L'aria che tira, su La7. Di cosa si tratta? "Direi che è una patologia che conosciamo, ammesso che sia quella perché Cina c'è sempre un po' di opacità", dice il virologo al conduttore David Parenzo. Secondo quanto comunicato all'Organizzazione mondiale della sanità, si tratterebbe della combinazione di più  agenti. "Ci può stare - spiega Pregliasco - influenza e Covid insieme in sovrainfezioni possono determinare effetti più pesanti". Il responsabile sarebbe il microbatterio mycomplasma e il boom di infezioni colpisce in particolare i bambini. I casi individuati in Francia mostrano non polmoniti "camminanti", ossia lievi, ma "forme pesanti che inquietano i genitori, con febbre elevata, tosse, difficoltà respiratorie". 

 

Burioni da Fabio Fazio ha puntato l'attenzione sulle immagini che mostrano i bambini ricoverati, tutti collegati a flebo. "È tutto da capire. Effettivamente questi batteri normalmente non sono sensibili a molti antibiotici, in particolare alla penicillina e i suoi derivati, ed è necessario usare i macrolidi come l'azitromicina", spiega il virologo. Allora perché si vedono i bambini  sottoposti a una terapia endovenosa? "Ce ne sono tante ma la possibilità è che si tratti di batteri che hanno acquisito una resistenza all'azitromicina e agli altri macrolidi normalmente somministrati per bocca", ipotizza Pregliasco, "e quindi si deve andare a utilizzare antibiotici a più largo spettro", forse a causa di un "uso maldestro" dell'azitromicina. L'assenza di una comunicazione chiara dalla Cina contribuisce ad alimentare i timori.  

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