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Giulia Cecchettin, “aggravato dallo stalking”. La strada per inchiodare Filippo Turetta

Francesco Forgione
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Secondo Nicodemo Gentile, avvocato di Elena, sorella della vittima, l’omicidio di Giulia Cecchettin è "aggravato dallo stalking". Come riportato da “tgcom24”, il legale ha spiegato che Filippo Turetta: “ha dimostrato di essere un molestatore assillante nei confronti di Giulia”. “Il suo comportamento, come sta emergendo da più elementi da noi già raccolti è connotato da plurime e reiterate condotte che descrivono 'fame di possesso' verso la nostra Giulia” dichiara Gentile. Quello adottato dall’assassino di Giulia è stato: “un assedio psicologico che aveva provocato nella ragazza uno stato di disorientamento e di importante ansia”. 

 

 

Nicodemo Gentile aggiunge: “Un uso padronale del rapporto che ha spinto il Turetta prima a perpetrare reiterate azioni di molestie e controllo, anche tramite chiamate e messaggi incessanti, e poi, in ultimo l'omicidio, al fine di gratificare la sua volontà persecutoria”. Una violenza psicologica oltre che fisica secondo il legale di Elena Cecchettin. Oggi alle 10 si è svolto l’interrogatorio della Gip Benedetta Vitolo nel carcere di Verona, dove è stato ascoltato Filippo Turetta. La consistenza o meno delle aggravanti servirà a determinare la pena di Turetta, gli inquirenti pensano alla premeditazione. Nel frattempo, Il legale di Filippo ha detto che non chiederà la scarcerazione del ragazzo accusato dell’omicidio di Giulia.

 

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