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Filippo Turetta in Italia, "niente manette": cosa filtra sul tragitto dalla Germania

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Dopo la folle fuga, l'arresto in Germania e i giorni trascorsi in cella nel carcere di Halle, Filippo Turetta è in Italia. Il Falcon 900Ex, con a bordo il 22enne accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è atterrato a Venezia. L'aereo era partito dall'aeroporto di Francoforte regolarmente intorno alle 10:45. Era atteso alle 12:30 ma, secondo quanto riferiscono fonti accreditate, grazie al favore del vento, è arrivato prima del previsto. "Lo avevo detto domenica scorsa in Sicilia che era una questione di pochissimi giorni e così è stato grazie alla collaborazione con le autorità tedesche. Oggi Filippo sarà in Italia per essere giudicato dalla magistratura del nostro Paese". Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a margine del primo congresso provinciale di Perugia di Forza Italia.

 

 

Stando a quanto si apprende, a Turetta è stato evitato un volo di linea per il timore di rappresaglie da parte di altri passeggeri. "La polizia della Sassonia-Anhalt ha scortato" il ragazzo "fino all'aeroporto di Francoforte sul Meno". Successivamente "il cittadino italiano è stato preso in consegna dagli agenti speciali dedicati alle operazioni di estradizione che lo hanno poi consegnato alle autorità italiane", ha spiegato all'agenzia LaPresse Joerg Martienssen, portavoce della polizia aeroportuale di Francoforte sul Meno. Cosa filtra sul ritorno del giovane nel suo Paese? Turetta "era molto calmo e molto cooperativo" al momento della consegna alle autorità italiane per l'estradizione in Italia. "Nel tragitto per l'aeroporto, il cittadino italiano indossava le manette", ha raccontato il portavoce, "ma al suo arrivo allo scalo di Francoforte è stato particolarmente cooperativo e non è stato necessario tenerle". 

 

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