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Prato, ebbe un figlio con il 13enne a cui dava ripetizioni: ora va in carcere

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Christian Campigli 
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Una vicenda boccaccesca. Che ha spaccato il Paese, quello profondo, quell'Italia che, ancora oggi, chiacchiera nei bar e si confronta dalle parrucchiere. Una divisione netta, tra innocentisti e colpevolisti. È entrata nel carcere di Sollicciano a Firenze, la donna che ha avuto un figlio dal ragazzino a cui dava ripetizioni. Si chiude così, come ricorda l'agenzia di stampa AdnKronos, la storia della oss pratese, oggi 34 anni, che dava ripetizioni a un ragazzino di 13 anni per prepararsi all'esame di terza media e da cui ha avuto un figlio nato nell'agosto 2018. La Cassazione ha respinto il ricorso del legale dell'insegnante, Mattia Alfano, confermando la condanna di appello a sei anni, cinque mesi e 15 giorni di reclusione per violenza sessuale su minore di 14 anni e atti sessuali con minore.

Trattandosi di un reato ostativo (che non consente di scontare la pena con forme di detenzione alternative), la donna deve andare in carcere nonostante abbia già fatto un anno agli arresti domiciliari durante la prima fase delle indagini. I fatti si riferiscono ad un periodo di tempo andato tra il  giugno del 2017 e il gennaio del 2019: un anno e mezzo durante i quali la donna ha intrattenuto rapporti sessuali con l'adolescente, conosciuto nella stessa palestra di arti marziali frequentata dall'altro figlio. Ad accorgersi che qualcosa non andava, fu la mamma dell’adolescente che lo mise alle strette e lo costrinse a rivelarle non solo la relazione con la donna, ma soprattutto l’esistenza del bambino. È stato l'esame del dna a confermare la paternità. "Le sentenze si rispettano - ha detto l'avvocato Mattia Alfano - Mi auguro che per questi ragazzi, che hanno bisogno di una mamma, lei possa uscire quanto prima seguendo i percorsi dedicati alle mamme a cui si aprono le porte del carcere".
 

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