Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Torino, tunisino armato di coltello semina il panico vicino alla Sinagoga: fermato così

Esplora:

  • a
  • a
  • a

Paura anche a Torino dove un 41enne di origine tunisina, armato di coltello, ha creato il panico intorno alla Sinagoga gridando "Allah akbar" e minacciando i passanti. Prima l'attentato in Francia, ad Arras, dove ha perso la vita un insegnante, poi quello di Bruxelles dove due svedesi sono stati uccisi a colpi di kalashnikov da un uomo che si è definito membro dell'Isis, arrestato dopo una lunga caccia: anche in Italia l'allerta è massima con l'acuirsi della crisi in Medio Oriente. Secondo quanto si apprende, il tunisino fermato a Torino per resistenza a pubblico ufficiale, nel pomeriggio di lunedì 16 ottobre si aggirava in apparente stato confusionale nel quartiere di San Salvario, poco distante dal luogo dove si trova anche la Sinagoga, armato di coltello e gridando frasi sconclusionate e di minaccia ai passanti, tra cui ’"Allah akbar", Dio è grande.

 

I poliziotti, giunti sul posto hanno prima intimato all’uomo di gettare il coltello, poi, al suo rifiuto sono stati costretti a utilizzare il taser per disarmarlo. Nella successiva perquisizione nell’abitazione dell’uomo, che è stato portato in ospedale per accertamenti, non sono stati trovati materiali che possano far pensare a un suo coinvolgimento in organizzazioni islamiche integraliste. Nella zona negli ultimi giorni, proprio a seguito dello scoppio del conflitto israelo-palestinese sono stati rafforzati i dispositivi di sorveglianza e controllo da parte delle forze dell’ordine, come in tutti i luoghi considerati sensibili. In un video postato dalla pagina social Welcome to Favelas si vede l'uomo brandire il coltello e minacciare i passanti, poi gli agenti della polizia che lo circondano. 

 

L’ambasciatore israeliano in Italia Alon Bar, intervistato dall’Adnkronos dopo il gravissimo attacco di Hamas in Israele e all’indomani dell’attacco terroristico a Bruxelles, ha spiegato che "c’è un rischio terrorismo anche in Italia", perché "l’estremismo islamico, le organizzazioni terroristiche sono pericolosi. Hamas ha proclamato giorni della rabbia anche in Europa, esortando all’uccisione di ebrei. Ci sono messaggi di odio sui social che possono incoraggiare estremisti all’azione. Rispetto la libertà di parola, ma penso bisognerebbe fare attenzione ai messaggi di incitamento alla violenza, messaggi non sono solo contro Israele, gli ebrei, ma anche contro l’occidente, i nostri valori", afferma Bar che afferma di essere in stretto contatto con le autorità competenti.

Dai blog