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Migranti, dopo i soldi alle Ong la Germania copia Macron e blinda le frontiere

Angela Barbieri
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Resta alta la tensione in Europa sulla questione migranti. La notizia che la ong tedesca Sos Humanity riceverà un finanziamento di 790.000 euro nell’ambito del programma del Bundestag e del ministero degli Esteri di Berlino per le organizzazioni non governative che si occupano di assistenza a terra e soccorso in mare dei migranti, però, getta ulteriore benzina sul fuoco. Per la Sos Humanity questi fondi alle Ong sono fin troppo pochi, perché coprono «solo circa un quarto dei nostri costi annuali per la nostra missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo» e «corrispondono solo allo 0,3% del budget tedesco per gli aiuti umanitari». Tra l’altro la Humanity fa parte della United4Rescue, la coalizione di Ong, che vanta ben tre navi attualmente attive fra il Nord Africa e la Sicilia: Humanity 1, SeaWatch 5 e la Sea Eye4. La Lega parla di «gravissima ingerenza straniera in vicende interne italiane. È l’unica? Ci sono elementi per pensare che non sia così: è doveroso e urgente fare chiarezza. L’Italia non può essere il campo profughi dell’Europa». Il vicepremier e segretario del Carroccio Matteo Salvini rilancia le accuse contro il filantropo e finanziere ungherese naturalizzato statunitense George Soros, da anni nel mirino delle destre, che incanalerebbe «miliardi di euro» verso associazioni «che hanno il primario obiettivo della cancellazione della cultura e della civiltà occidentale».

 

 

Mentre da Marsiglia Papa Francesco ha ammonito contro «l’indifferenza» dei leader politici europei e le «propagande allarmiste» sulla migrazione, sostenendo che non c’è invasione né emergenza, l’Eliseo ha rimarcato che «la Francia non nulla di cui vergognarsi, è un Paese di accoglienza e integrazione», e Salvini ha sottolineato la necessità che «si blocchi quella che ha i tratti di un’invasione». Sul fronte interno, intanto, continuano le polemiche sulle nuove misure decise dal governo. Di fronte agli attacchi dell’opposizione, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, sottolinea che i Cpr non saranno centri di detenzione, mentre il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi puntualizza che la possibilità di versare 5mila euro per evitare il trattenimento non riguarda chi è ristretto nei centri di permanenza per i rimpatri. Il titolare del Viminale ha anche annunciato che sarà a Pozzallo la prima struttura di trattenimento di richiedenti asilo provenienti da paesi sicuri, come la Tunisia.

 

 

Se la Germania da una parte finanzia le ong per portare migranti in Italia, dall’altra chiude le frontiere. Il cancelliere Olaf Scholz si è infatti espresso a favore di un maggiore controllo dell’immigrazione irregolare e ha promesso possibili misure aggiuntive. Il numero di persone che arrivano in Europa e in Germania è «aumentato drammaticamente», ha detto ieri a Norimberga a una manifestazione del suo partito SPD. «La Germania si impegna a favore del diritto d’asilo», ha aggiunto Scholz, ma «dovrà essere rimpatriato anche chi arriva e non può far valere motivi di protezione o chi ha commesso reati». Scholz ha precisato che, a seconda della situazione attuale, «potrebbero essere adottate ulteriori misure alle frontiere». Misure simili a quelle già adottate anche dalla Francia.

 

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