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Morti sul lavoro, giovedì nero in Italia: cinque vittime in 24 ore

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Giornata nera sul piano della sicurezza del lavoro quella di oggi, da nord al sud d’Italia, con cinque vittime in distinti episodi. Le tragedie sul luogo di lavoro sono avvenute ad Arzano nel Napoletano, a Salerno, Napoli, a San Polo di Piave nel Trevigiano e all’aeroporto di Bologna. Nel dettaglio ad Arzano, in provincia di Napoli, un operaio di 43 anni, Giuseppe Lisbino, di Frattaminore, è precipitato dal tetto di un capannone, sul quale stava montando un impianto di pannelli fotovoltaici. Un volo di 10 metri che non gli ha lasciato scampo. A Napoli ha perso la vita un altro operaio, Giuseppe Cristiano di 66 anni, dove in circostanze ancora da chiarire è stato travolto da un camion per la raccolta dei rifiuti guidato da un collega che non si sarebbe accorto della sua presenza. È successo nel deposito di piazzale Ferraris durante la manovra di uscita del mezzo pesante.

 

 

Nel porto di Salerno un uomo è morto e un secondo è rimasto gravemente ferito, dopo essere stati travolti sulla banchina da un trattore ralla della impresa portuale, presso il molo 26. A San Polo di Piave, nel Trevigiano, un operaio e morto e uno è in gravi condizioni per le esalazioni di monossido di carbonio. Stavano lavorando alla pulizia di un silos nella cantina Cà di Rajo. Uno dei due è precipitato, l’altro ha tentato di salvarlo. Entrambi non indossavano il respiratore. La notte scorsa, ancora, un operaio italiano di 52 anni che stava lavorando sulla pista dell’aeroporto Guglielmo Marconi di Bologna, ha perso la vita dopo essere stato schiacciato da un mezzo.

 

 

Altri incidenti sul lavoro, fortunatamente non mortali, sono avvenuti a Oleggio Castello, in provincia di Novara, dove un operaio è caduto da un trabattello mentre stava lavorando, riportando ferite molto serie; e a Modena dove un operaio tunisino in un’azienda di ceramica, nel polo industriale di Finale Emilia, è stato colpito da una trave alla testa. Un autentico bollettino di guerra.

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