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Tavarnuzze, migrante uccide connazionale e poi si getta dalla finestra

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Christian Campigli
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Ennesimo episodio di violenza in una struttura di richiedenti asilo. Un afghano di 36 anni ha ucciso un suo connazionale a Tavarnuzze, piccolo centro a un passo da Firenze. L'uomo era ospite a Villa Monticini, un centro gestito dalla Caritas nell'ambito del progetto Sprar. Una palazzina che ospita decine di immigrati di varie etnie. Tra l'omicida e la vittima sarebbe scoppiata una violenza lite per motivi ancora da accertare.

 

 

Dalle parole i due sono passati prima a spinte e cazzotti, poi il primo avrebbe tirato fuori un coltello e avrebbe, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, assassinato a sangue freddo il connazionale. In un secondo momento, resosi conto del folle gesto, si sarebbe gettato dalla finestra per suicidarsi. I sanitari sono riusciti a rianimare l’aggressore, nonostante quest'ultimo abbia fatto un volo di circa tre metri. L'uomo è stato immediatamente trasferito all'ospedale di Careggi.

 

 

“Restiamo stupefatti dalla vicenda e preoccupati dal fatto che siamo davanti all'ennesima rissa in un centro di accoglienza, stavolta purtroppo con la morte di una persona – hanno sottolineato il segretario provinciale della Lega Federico Bussolin e il consigliere del Carroccio in Città Metropolitana, Cecilia Cappelletti - Come Lega presenteremo un'apposita interrogazione in Consiglio Metropolitano per avere chiarimenti anche sullo stato del centro di Villa Monticini e per chiedere anche un apposito sopralluogo sul posto. Riteniamo sia fondamentale accogliere, ma nel rispetto della legge e delle normali regole di convivenza”.

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