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Benzina, il garante dei prezzi smonta i teoremi della sinistra: "Sono in linea"

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Un bonus benzina per proteggere gli automobilisti dalla corsa dei prezzi dei carburanti e nuovi sostegni per arginare il caro bollette. Parte da queste misure, e dall’obiettivo prioritario di aiutare i redditi bassi, la sfida d’autunno del governo. Intanto, però, la sinistra offre una narrazione che poco corrisponde ai dati oggettivi. A smascherare l'intento delle opposizioni di gettare fango su Meloni, è intervenuto Benedetto Mineo che, nella sua audizione alla Camera, ha fatto il punto sul commercio al dettaglio dei carburanti e sul fenomeno dei rialzi alla pompa nell'estate appena trascorsa. 

 

 

Il garante per la sorveglianza dei prezzi ha spiegato che l'Italia non ha dovuto fare i conti con una situazione peggiore rispetto a quella di altri Paesi. Stando alle parole di Mineo, infatti, il caro benzina che ha messo in difficoltà gli italiani non è altro che una conseguenza delle logiche di mercato. "In riferimento agli aumenti dei prezzi dei carburanti, osservati nel periodo estivo tra l'inizio di luglio e il primo di settembre, il prezzo alla pompa è cresciuto di circa 11 centesimi al litro per la benzina e di 17 centesimi per il gasolio", ha detto. 

 

 

Quindi ha spiegato che "dal monitoraggio delle filiere emerge come tali rialzi siano sostanzialmente in linea con gli aumenti delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati". Per Benedetto Mineo, infatti, si tratta di "aumenti coerenti con gli aumenti dei prezzi alla pompa al netto della tassazione". 

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