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Firenze, minorenne disabile massacrato di botte da alcuni marocchini. Insorge il centrodestra

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Christian Campigli
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Un episodio che ha sconvolto un'intera città. Che ha indignato anche le persone meno attente alle dinamiche della cronaca nera. E che ha aperto un acceso dibattito a livello politico. Un ragazzo di diciassette anni, disabile psichico, massacrato di botte e calci da un gruppo di marocchini, che gli volevano rubare le cuffie bluetooth. E un quartiere popolare, quello delle "Case Minime" di Firenze, sceso in piazza per farsi giustizia da solo. "Prendersela con un disabile è un atto di assoluta vigliaccheria nei confronti di una persona innocua e indifesa che mi auguro verrà severamente punito - ha sottolineato l'eurodeputato della Lega, Susanna Ceccardi -. Nelle nostre periferie sta purtroppo emergendo una sempre più grave situazione di disagio giovanile, sociale che sfocia in violenze e tentativi di farsi giustizia da sé. Tutto ciò dà la misura del fallimento di quelle politiche di integrazione troppo spesso invocate ma mai realmente attuate. Anche a Firenze le periferie sono state abbandonate e i loro abitanti considerati cittadini di serie b. Palazzo Vecchio ha tentato di nascondere la polvere sotto il tappeto a Rovezzano, a Sorgane, in certe zone di Firenze Nord, per dedicarsi agli student hotel, alle finte piste ciclabili e a piantare alberelli. E ora a pagarne il conto sono come sempre i più deboli". 

 

 

La sinistra che amministra la città da decenni, da sempre sostenitrice del folle modello dei porti aperti e dell'accoglienza ad ogni costo, oggi se la prende col governo Meloni. "Quanto avvenuto a Rovezzano è di una gravità inaudita. Firenze non è quell'isola felice di integrazione e diritti che spesso la sinistra racconta - hanno ricordato Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel consiglio regionale toscano, e Diego Petrucci, consigliere regionale Fdi -. Una situazione frutto della totale incuranza del centrosinistra, in particolare della giunta Nardella, per la sicurezza dei cittadini. Inoltre, l'episodio dimostra il totale fallimento delle politiche 'immigrazionistiche' volute dal centrosinistra: dove è l'integrazione e l'inclusione in questa città se la maggioranza dei reati di questo tipo vengono commessi da stranieri? Noi siamo dalla parte dei fiorentini e dei più deboli, un ragazzo disabile deve essere libero di frequentare il suo quartiere: la socialità è fondamentale per i più deboli". 

 

 

Sulla stessa linea anche il coordinatore cittadino di Fdi, Jacopo Cellai. "Firenze è in emergenza sicurezza e il nostro sindaco si fa sentire per dire no alle guardie giurate armate davanti ai luoghi della cultura".

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