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Covid, la variante EG.5 dilaga durante l'estate: sarà la più contagiosa

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La nuova variante di Sars-CoV-2 EG.5, l’ultima inserita dall’Organizzazione mondiale della sanità nella lista dei mutanti sotto monitoraggio (Vum), segnalata finora in 45 Paesi, cresce ancora e fa registrare una prevalenza dell’11,6% a livello globale nell’ultimo bollettino dell’Oms sull’andamento di Covid-19. Nella settimana epidemiologica numero 28 (10-16 luglio), EG.5 - ‘figlia’ di XBB.1.9.2, che rispetto alla ‘madre’ presenta una mutazione aggiuntiva (F456L) nella proteina Spike - raggiunge Kraken (XBB.1.5, in calo costante, dal 13% all’11,6% dalla settimana 27 alla 28) e diventa la seconda la seconda variante più diffusa dopo Arturo (XBB.1.16), che scende al 18,4% rispetto al 21,7% della settimana 27. Sotto la lente dell’Oms - si ricorda nel report - ci sono oggi 2 varianti di interesse o Voi (Kraken e Arturo) e 7 varianti sotto monitoraggio o Vum: oltre a EG.5, BA.2.75 (Centaurus), CH.1.1 (Orthrus), XBB (Gryphon), XBB.1.9.1 (Hyperion), XBB.1.9.2 e XBB.2.3 (Acrux). 

 

 

Tra queste ultime, EG.5 è l’unica in crescita (dal 6,2% della settimana 24, quella compresa fra il 12 e il 18 giugno, all’11,2% della settimana 27 fino appunto all’11,6% della 28); calano Centaurus e Hyperion, mentre le altre mostrano un trend stabile. Quanto alle Voi, nonostante un trend discendente Arturo resta la più diffusa, riportata da 100 Paesi e particolarmente presente nel Pacifico Occidentale (prevalenza del 15%) e nel Sudest asiatico (36%). Kraken, notificata da 120 Paesi, benché in ritirata rimane invece la variante prevalente nelle Americhe (25%) e in Europa (20%). 

 

 

«Le attuali tendenze delle varianti Sars-CoV-2 continuano a differire tra le regioni e i Paesi dell’Oms e al loro interno», commenta l’agenzia ginevrina. «Alcuni Paesi hanno registrato un recente aumento dei casi, guidato dalle Voi e da alcune Vum. In alcuni Paesi la crescita dei casi è stata accompagnato da un aumento dei ricoveri e dei decessi, anche se a livelli inferiori rispetto alle precedenti onde di risalita. Il livello di immunità della popolazione, conferito da vaccinazioni e precedenti infezioni, è tra i fattori che contribuiscono all’eterogeneità osservata nella dinamica della circolazione delle varianti e alla diminuzione generale dei ricoveri e dei decessi» il report sull'attuale situazione pandemica.

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