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Meloni querela il cantante dei Placebo. Il concerto choc: "Pezzo di m... fascista"

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Ricordate gli insulti di Brian Molko, il cantante dei Placebo, rivolti all'indirizzo di Giorgia Meloni durante un concerto della band a Stupinigi, il 10 luglio? Ebbene, i legali della premier vogliono portare in tribunale il cantante di The Bitter End e Pure Morning per diffamazione. Molko aveva definito Meloni "fascista, razzista e nazista" durante il concerto dello scorso 10 luglio al Sonik Park di Stupinigi, come documentato da diversi video. Una invettiva brutale e farcita di offese e insulti, in cui Molko aveva anche chiesto tutele e diritti per trans e persone non binarie e, come ricorda la Stampa - che ha dato la notizia della querela di Meloni - anche invitato il pubblico a riprendere tutto, incurante delle possibili conseguenze delle sue parole: "Per favore, siate nel qui e nell'ora, quindi godetevelo. Perché questo esatto momento non accadrà mai più". Detto, fatto: i video sono finiti sui social sollevando un polverone. 

 

Brian Molko, inglese originario del Belgio, ha poi rivolto isnluti pesantissimi a Meloni: "Pezzo di m..., fascista, razzista. Vaff...", un fiume in piena. Per queste esternazioni, la Procura di Torino, con l'aggiunto Emilio Gatti, aveva già aperto un fascicolo per vilipendio alle istituzioni in seguito alla segnalazione dei carabinieri che stavano garantendo il servizio di ordine pubblico. Da martedì 1 agosto, al fascicolo è stata allegata la denuncia degli avvocati della premier e leader di Fratelli d'Italia. Fascicolo al quale ieri è stata allegata la denuncia presentata dalla premier. 

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