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Reddito di cittadinanza, Pedullà esagera con Barelli: "Traditori", caos a Omnibus

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Opposizioni sul piede di guerra dopo lo stop al Reddito di cittadinanza per gli abili al lavoro deciso dal governo di Giorgia Meloni. La fine del sussidio grillino, caratterizzato da evidenti storture, fa sollevare un interrogativo politico: quali saranno le ripercussioni della decisione al sud, dove sono più numerosi i percettori del reddito e i partiti di maggioranza hanno grande seguito? Nel corso della puntata di lunedì 31 luglio di Omnibus, su La7, viene chiesto a Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera, se il governo è "nemico del sud". Niente di più lontano dalla realtà, risponde l'azzurro, che a riguardo elenca i governatori Schifani, Occhiuto, Bardi, Toma, tutti esponenti di Forza Italia scelti dai cittadini delle regioni del Meridione per governare.

 

In studio c'è anche Gaetano Pedullà, direttore de la Notizia, che afferma che i quattro forzisti sono "quattro traditori", perché il loro partito ha tolto il reddito di cittadinanza a tante famiglie del sud. Obiezione che fa infuriare Barelli: "Traditori? Io a questo teatrino non ci sto, mi alzo e me ne vado", sbotta il capogruppo.  "Ma questa è una trasmissione provocatoria o cosa?" afferma poi l'azzurro all'indirizzo del conduttore della trasmissione di La7 che prova a gettare acqua sul fuoco. Barelli poi continua il ragionamento: "Questo governo ha giustamente investito miliardi di euro per dare aiuto a chi ne ha bisogno". Insomma, l'idea che il governo odi il sud perché non vuole dare sussidi a vita a chi ha la possibilità di essere inserito nel mondo del lavoro non sta in piedi. 

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