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Riforma fiscale, è una rivoluzione: tasse fisse alle partite Iva e rottamazione allargata

Pierpaolo La Rosa
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Sono più di 480, 482 per la precisione, gli emendamenti in commissione Finanze al Senato al disegno di legge di delega al governo per la riforma fiscale. Il termine per la presentazione delle proposte di modifica è scaduto venerdì scorso, alle 18. In base a quanto è stato riferito, sono 136 gli emendamenti del M5S, 109 del Pd, 48 del gruppo Misto, 46 di Azione-Italia viva, 43 di Forza Italia, 37 della Lega, 32 di Fratelli d’Italia, 20 del gruppo delle Autonomie e 11 del gruppo Civici-Noi moderati-Maie. Diverse le novità emerse a palazzo Madama, tra cui quella relativa ad un possibile allargamento delle maglie del sistema tributario, con l’inclusione in presenza di nuove sanatorie di tutti i debiti, compresi quelli che non si sono ancora trasformati in vere e proprie cartelle. Tre, infatti, le proposte di modifica identiche all’articolo 16 del provvedimento, da parte di Fratelli d’Italia, a prima firma Fausto Orsomarso, della Lega, a prima firma Massimo Garavaglia, e di Forza Italia, a prima firma Claudio Lotito, per «consentire un generale accesso ad eventuali meccanismi di definizione agevolata per tutti i debiti, sia fiscali che contributivi, a prescindere se siano o meno affidati agli agenti della riscossione«. Una misura che, se approvata, cambierebbe appunto il sistema di riscossione delle imposte.

Spazio, poi, al concordato biennale con le piccole imprese - partite Iva, locali e bar - grazie a cui i soggetti coinvolti potranno sapere in anticipo i tributi da pagare per i due anni successivi. Tutto questo in virtù della stima del reddito lordo dei contribuenti che verrà operata dall’Agenzia delle entrate, in base alle informazioni ed ai dati in suo possesso.

Insomma, si potrà pagare per due anni consecutivi l’importo fissato dall’amministrazione tributaria, senza essere soggetti a futuri accertamenti di natura fiscale. Se l’interessato si troverà a guadagnare di più rispetto a quanto previsto, non dovrà versare neanche un euro in più all’Erario. FdI e Lega, inoltre, propongono di assoggettare gli interventi sulla fiscalità locale agli accordi raggiunti in sede di Conferenza unificata, e non ai pareri.

 

La cancellazione di una serie di micro tasse, si sa, è uno dei cavalli di battaglia della Lega: va proprio in questa direzione l’iniziativa da parte del partito di Matteo Salvini di eliminare l’imposta sugli intrattenimenti. Sempre dalla Lega arriva una proposta di modifica alla delega fiscale tesa ad introdurre l’esonero dell’Iva per la chirurgia estetica a scopi terapeutici, a patto naturalmente che questo emerga dalla documentazione clinica.

Fra gli emendamenti da segnalare, ci sono anche quelli sulla diminuzione dell’Iva sulle spese veterinarie e sul cibo per gli animali domestici, il cosiddetto pet food, da Agosto La maggioranza vorrebbe approvare il testo definitivo entro la pausa estiva parte di Civici d'Italia-Noi moderati-Maie, e sull’Iva agevolata per le azioni contro il dissesto idrogeologico, da parte di Azione-Italia viva. Movimento 5 stelle e Partito democratico, dal canto loro, hanno depositato un paio di proposte di modifica all’insegna del rispetto dell’ambiente, con il via libera ad una tassa di immatricolazione per le automobili, e pure per le flotte aziendali, con l’obiettivo di penalizzare chi inquina di più. Quanto ai tempi, difficile che la votazione degli emendamenti possa concludersi entro questa settimana, almeno secondo quanto indicato dallo stesso presidente della commissione Finanze di palazzo Madama, Massimo Garavaglia. Poi, ci sarà il passaggio nell’Aula del Senato, calendarizzato per la prima settimana di agosto. Il cronoprogramma della maggioranza prevede - salvo sorprese - l’approvazione definitiva del testo, con la terza lettura alla Camera, alla luce delle correzioni apportate dall’altro ramo del Parlamento, prima della pausa estiva, entro l’11 di agosto. Da parte del centrodestra e del governo c’è la volontà di procedere, e rendere operativi, i primi decreti legislativi, con le norme attuative, già a gennaio del 2024. 

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