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Meteo, "supercelle" dietro il nubifragio di Milano. Parla l'esperto: cosa sono

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Dopo quasi tre settimane infuocate siamo agli sgoccioli dell'ondata di caldo africano portata da Caronte, che in ampie zone del nord è stata spazzata via da tremendi e violentissimi nubifragi. Come quello che alle 4 del mattino di oggi, martedì 25 luglio, ha colpito Milano abbattendo alberi e creando enormi danni e disagi. Lorenzo Tedici meteorologo de iL.Meteo.it spiega al Corriere che dietro a questi eventi a Milano e in Lombardia ci sono le "supercelle". Cosa sono? Si tratta di un fenomeno "tipico degli Stati Uniti  ma che si è diffuso anche da noi dalla fine degli anni '90" a causa del cambiamento climatico. In sintesi, aria calda e aria freddi si incontrano localmente sprigionando una enorme energia scatenando in breve tempo temporali e grandinate. 

 

"Sono dei piccoli cicloni. All'interno l'aria subisce spostamenti anche di 120/150 km/h. La caratteristica è che il cielo diventa buio, perché sono così vaste da coprire fino all'orizzonte. Arrivano anche a 50/60km. Un temporale normale ha di solito un'estensione di 1km e si rigenera in altri. Sono tante piccole celle", afferma l'esperto. Colpiscono per 15/30 minuti, poi si spostano.

Intanto, il picco del caldo sembra alle spalle. Tedici spiega nota che finalmente le temperature si abbasseranno e torneremo a respirare, con agosto che si prospetta un mese "tranquillo, con temperature tra i 32 e i 33 gradi. Le ultime ondate di caldo potrebbero arrivare tra il 7 e il 17 del mese, quindi è possibile che si accumuli altra energia capace di generare supercelle".

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