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Bruno Vespa, scenario choc: Putin ora può scatenare il disastro nucleare

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Il fallito colpo di Stato di Yevgeny Progozhin in Russia è avvenuto ormai una settimana fa e se ancora non sono chiari i contorni della vicenda, lo se cosa appare chiara: quanto è accaduto cambia profondamente lo scenario della guerra in Ucraina e il ruolo del presidente russo. Bruno Vespa, nell'editoriale pubblicato da Qn sabato 1 luglio, spiega che "a una settimana dalla incredibile ‘marcia su Mosca’, abbiamo capito quanto bene vogliamo a Vladimir Putin". Perché? L'avanzata del capo di Wagner verso Mosca ci ha fatto ipotizzare che "la valigetta nucleare" potesse "finire nelle mani di uno come Yevgeny Prigozhin", circostanza "piuttosto agghiacciante".

 

Il giornalista, conduttore di Porta a Porta su Rai1, ricorda che quella di Putin è una "dittatura" che elimina gli avversari politici arrestandoli o facendoli sparire, ma il consenso per lo Zar "è indiscutibilmente alto", magari non a Mosca e San Pietroburgo ma nel resto dello sterminato Paese. Ecco, "l’idea che tutto il controllo del potere nella nazione madre e nei suoi satelliti soprattutto africani possa essere gestito da un potentissimo e intelligente mercenario è spaventosa". L’Occidente dal canto suo ha fatto bene a non intervenire in alcun modo, commenta Vespa. Il risultato è che "Putin è più debole", ha subito un tremendo colpo alla sua immagine. I miliziani che prendono il comando a Rostov senza alcuna resistenza da parte dei militari regolari e marciano fermandosi a soli 200 chilometri da Mosca sono  "uno schiaffo che resterà stampato a lungo sul volto del nuovo zar". 

 

Vespa chiede: cosa fareste al posto suo? "Quello che sta facendo: aumentare gli sforzi militari in Ucraina, colpire obiettivi civili, minacciare di fare sfracelli nella centrale atomica di Zaporizhzhia. L’esplosione della diga di Zakhovka nella regione chiave di Kherson è uno scherzo al confronto di quel che vorrebbe dire far esplodere la centrale nucleare dandone la colpa agli ucraini", è l'ipotesi da brividi. "Come nella notte del 24 febbraio 2022 (quando iniziò l'invasione dell'Ucraina, ndr), i russi hanno a disposizione tutto il necessario: dalle divise ai documenti falsi". Per il giornalista, lo Zar potrebbe provocare "un devastante ‘incidente nucleare’ senza metterci la firma" e senza usare l'arma atomica. "Attenti alle reazioni di un uomo disperato", mette in guardia Vespa. .

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