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Incidente Roma, il tweet di Calenda su YouTube scatena i social: "Questa è libertà?"

Francesco Forgione
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Il canale YouTube “The Borderline” continua a fatturare: il collettivo, dopo lo schianto, incassa grazie alle visualizzazioni sulla piattaforma social. Nel pomeriggio di mercoledì 14 giugno, la Lamborghini con a bordo membri del gruppo di youtuber noto col nome di “The Borderline”, si è schiantata contro una Smart provocando la morte di un bambino di 5 anni che si trovava a bordo dell’utilitaria colpita insieme alla mamma e alla sorella, entrambe ferite. La vicenda ha scatenato rabbia e sdegno sui social, soprattutto dopo la scoperta che la “crew” di ragazzi era impegnata in una “challenge” social: "50 ore in Lamborghini".

 

La polemica ha provocato la reazione, tra gli altri, anche del leader di Azione Carlo Calenda che su twitter ha commentato un articolo di “Repubblica” riguardante il guadagno di 6mila euro del canale “The Borderline” su YT dopo l’incidente. “Pensate che il mercato giustifichi questo? Pensate che la libertà sia questa cosa qui? Vi sbagliate”, twitta il leader di Azione che aggiunge: “Il liberalismo non è assenza di valori, la libertà e il mercato non consistono nell’assenza di regole, il progresso non è tutto ciò che è possibile fare è automaticamente giusto”.

 

Il commento di Calenda in poche ore ha scatenato la replica di centinaia di utenti che hanno risposto con toni duri nei suoi confronti. La stragrande maggioranza dei commenti è contro le sue dichiarazioni, un utente scrive: “Questi tweet da persona ignorante non ti stanno facendo fare bella figura!”. Un altro dice: “Lei non sa di cosa parla, le regole esistono. YouTube è  la piattaforme con le regole più stringenti in tema di contenuti e copyright. Non può censurare o distruggere un business legale che da lavoro a moltissime persone per colpa di 4 idioti”. Il concetto espresso da tutte le risposte polemiche con Calenda è riassunto in un messaggio di un utente: “Non dovrebbe parlare di cose che non sa. Chiedi aiuto a chi ne sa e fatti spiegare perché stai sbagliando, smetti di pensarti onnisciente”. La battaglia per regolamentare i sociale da parte di Calenda è precedente alla tragedia di Casal Palocco: ai primi di giugno Azione insieme ad altri cofirmatari aveva presentato una proposta di legge per riformare, tra l'altro, le modalità di accesso alle piattaforme da parte degli under 15. Nelle ultime ore un aspro dibattito si è scatenato sui sociale in seguito alla proposta dell'attore Alessandro Gassmann di porre severi limiti a YouTube e impedire di guadagnare con le visualizzazioni. 

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