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Conte e Speranza davanti ai magistrati. Inchiesta Covid, a che punto siamo

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L’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Sanità Roberto Speranza saranno interrogati il 10 maggio dal Tribunale dei Ministri di Brescia nell’inchiesta in cui sono indagati per omicidio colposo ed epidemia colposa. La posizione dell'allora capo del governo e del responsabile della sanità durante la pandemia di Covid è stata trasmessa dalla Procura di Bergamo, che ha indagato per un paio d’anni sulle presunte responsabilità anche di figure istituzionali nella prima fase dell'emergenza, al Tribunale dei Ministri di Brescia che è formato da tre giudici civili.

 

Si profila il passaggio di una consistente parte dell’indagine a Brescia dopo che la Procura Generale di questa città ha "spostato", su richiesta della difesa, la posizione dell’ex capo del Cts Agostino Miozzo a Brescia visto che è imputato degli stessi reati di Conte e Speranza in concorso con loro. Stesso destino dovrebbe toccare, o per decisione spontanea del pool guidato da Antonio Chiappani o su richiesta delle difese, a un’altra decina di indagati presunti concorrenti nel reato con l’ex premier e l’ex ministro.

 

Sotto la lente dei magistrati lombardi anche la mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, nella Bergamasca, nella fase iniziale dell’ondata di Covid. Secondo le ipotesi degli inquirenti  se la zona rossa fosse stata dichiarata il 27 febbraio si sarebbero potute salvare 4.148 vite.

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