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Cosa ha detto il Papa sulle, l'elogio finisce con una battuta

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Archiviati problemi di salute che hanno messo a repentaglio la presenza per le celebrazioni di Pasqua, Papa Francesco è tornato in piena attività. Due i temi toccati nelle udienze del giovedì da Bergoglio: la sanità e le donne.

Sul primo il Papa, ricevendo i Membri dell'Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari (ARIS), ha denunciato il problema di tanti italiani impossibilitati a curarsi. "Il ritorno della 'povertà di salute' sta assumendo in Italia proporzioni importanti, - ha detto il Papa - soprattutto nelle Regioni segnate da situazioni socio-economiche più difficili. Ci sono persone che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi, per le quali anche il pagamento di un ticket è un problema; e ci sono persone che hanno difficoltà di accesso ai servizi sanitari a causa di lunghissime liste d'attesa, anche per visite urgenti e necessarie!".

Parole nette seguite da una sottolineatura perché "gli ospedali religiosi hanno soprattutto la missione di prendersi cura di coloro che sono scartati dall'economia sanitaria e da una certa cultura contemporanea". E poi un pensiero a chi giovane non è più: "Un anziano deve prendere le medicine, e se per risparmiare o per questo o quel motivo non gli danno queste medicine, è un'eutanasia nascosta e progressiva". Ricevendo in udienza le partecipanti alla 70a Assemblea Generale dell'Unione Superiore Maggiori d'Italia (USMI), invece, il Papa ha rimarcato il fatto che "le donne sono brave, sanno creare cammini nuovi, sanno dare. Sono coraggiose".

Tanti elogi, dunque, ma anche una piccola punzecchiatura perché "a volte c'è qualche nevrotica". E poi un appello a "stare attente con le malattie della vita consacrata", in particolare all'amarezza che " è il liquore del diavolo". Un Papa, dunque, tornato a essere il Francesco che tutti conosciamo.

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