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Migranti, è un'invasione di immigrati: da venerdì arrivati 3200 profughi

Adriano Bonanni
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Una vera e propria invasione, con i mezzi della Guardia Costiera impegnati 24 ore al giorno in operazioni di soccorso e salvataggio. Nonostante tutte le promesse dell’Europa l’Italia si trova ancora una volta da sola ad affrontare l’arrivo dei profughi, costretta anche dall’atteggiamento del governo maltese che non interviene anche quando le imbarcazioni in difficoltà si trovano nelle acque Sar di sua competenza. La situazione è drammatica, in quattro giorni sono stati soccorsi quasi 3200 immigrati: circa 1.700 persone sono approdate a Lampedusa in 48 ore e l’hotspot è al collasso visto che ha ospiti per quattro volte la capienza. Molteplici i salvataggi della Guardia costiera che sta operando in diversi scenari, a largo di Lampedusa e nel mar Ionio, a sud est della Sicilia. Da venerdì a ieri, sono state salvate circa duemila persone. A questi si sono aggiunti, ha reso noto la Guardia costiera, gli interventi, coordinati dal Centro nazionale del soccorso marittimo a favore di un peschereccio, con circa 800 immigrati a bordo, intercettato a oltre 120 miglia a Sud-Est di Siracusa, in acque Sar italiane. Un salvataggio reso complesso dal sovraccarico di migranti a bordo; le operazioni in mare sono state coordinate dalla nave Peluso con il supporto di tre motovedette Sar classe 300 della Guardia costiera e l’assistenza di una nave mercantile presente in zona. Circa 400, invece, i migranti presenti a bordo di un secondo peschereccio, segnalato anche da Alarm Phone e intercettato dalla nave Ong Diciotti, nell’area Sar italiana a circa 170 miglia a Sud-Est di Capo Passero, a largo della Calabria ionica. Sul posto sono intervenute due unità mercantili in assistenza. A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso in mare di questi giorni anche mezzi aerei Guardia Costiera e Frontex.

 

 

Scenario critico a Lampedusa dove nella notte sono arrivate 36 persone, tra cui 8 donne e un minore. Il gruppo è stato soccorso da una motovedetta della Guardia costiera che ha agganciato il barchino di sette metri lasciandolo poi alla deriva. Ai soccorritori hanno riferito di essere originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia e Guinea. Nelle ore precedenti c’erano stati 26 sbarchi per un totale di 974 persone. Il giorno prima erano stati 17 gli approdi con 679 migranti. All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba, c’erano 1.883 persone, a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. Per alleggerire la pressione sul centro di accoglienza la prefettura ha disposto il trasferimento di 244 persone imbarcate sul traghetto di linea Galaxy verso Porto Empedocle.

 

 

Intanto si muove anche la procura della Repubblica di Agrigento che ha aperto un’inchiesta sul naufragio in acque maltesi in seguito al quale sono stati recuperati due cadaveri e che, secondo quanto riferito dai superstiti, avrebbe provocato 18 dispersi. L’ennesima tragedia del mare è avvenuta nel cuore del Mediterraneo. I 22 naufraghi sopravvissuti, fra i quali 9 donne, sono stati soccorsi dalla nave «Nadir» della ong tedesca «Resqship» che ha recuperato anche i cadaveri di due uomini. Il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per le ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I sopravvissuti, nelle prossime ore, saranno ascoltati dagli agenti della Squadra mobile. Secondo le prime ricostruzioni, la barca in ferro di 7 metri sulla quale viaggiavano i migranti era partita da Sfax, in Tunisia.

 

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