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ChatGpt, “grande rischio per l'opinione pubblica”. L'intelligence trema sull'intelligenza artificiale

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Prime importanti grane per ChatGpt, il software che sfrutta l’intelligenza artificiale per fornire risposte alle domande degli utenti che lo utilizzano. Dopo le parole di Elon Musk e altri big del mondo della tecnologia che ne hanno chiesto uno stop per preparare al meglio la sicurezza dell’IA, ieri è arrivato lo stop all’utilizzo in Italia del software, fermato dal Garante per la Privacy, che ha aperto un’istruttoria su OpenAi. La società che gestisce e sviluppa la piattaforma è entrata nel mirino delle autorità per via della creazione di un database senza regole e perché non c’è alcuna tutela sulla raccolta dei dati personali. Ma Repubblica riferisce di un altro problema emerso nelle ultime ore dopo la scelta del Garante.

 

 

I servizi segreti seguono da tempo il dossier e sul tema è arrivato il punto di vista di uno dei vertici degli 007 italiani: “L'intelligenza artificiale rappresenta evidentemente una grande opportunità. E nessuno può pensare di bloccare il progresso, per lo più con delle norme di legge. Ma rappresenta anche un grande rischio in assenza di regolamentazione. Mi spiego meglio, chi vigila sui contenuti che l'intelligenza artificiale produce? Che atteggiamento bisogna avere davanti a informazioni palesemente false in grado di manipolare l'opinione pubblica?”. A scatenare il tam tam all’interno dell’intelligence è stata la foto di Papa Francesco con un piumino bianco: la foto è circolata su tutto il web e nonostante fosse finta era difficile riconoscere il lavoro dell’IA sull’immagine. Dopo lo scatto modificato c’è stata una prima riunione dei servizi del nostro Paese sul tema: l’attenzione resta altissima.

 

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