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Cospito, gli anarchici pronti a colpire. E rivendicano la bomba a Pisa

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Francesca Musacchio
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Una bomba al Tribunale di Pisa e la minaccia di continuare a colpire. Gli anarchici non si fermano. Dopo la sentenza della Cassazione che ha rigettato il ricorso contro il 41 bis presentato dai legali di Alfredo Cospito, il clima potrebbe diventare ancora più teso. Nella serata di venerdì è arrivatala decisione degli «ermellini» e a distanza di poco la rivendicazione del fallito attentato a Pisa.

«La notte del 21 febbraio abbiamo collocato un ordigno esplosivo nella porta di servizio del Tribunale di Pisa - si legge - Non sappiamo se la deflagrazione sia avvenuta, ma ci teniamo a sottolineare che quest’azione assume un’importanza non da poco: abbiamo dimostrato che è possibile avvicinarsi ai palazzi del potere e colpire. E poi, rivolgendosi a forze dell’ordine e investigatori, gli anarchici dichiarano: «All’antiterrorismo: sappiamo che state preparando un’infinità di arresti per tutti questi mesi di mobilitazione. Maledetti scrocconi, sappiate che i colpi di noi oppressi raggiungeranno presto le vostre mani».

L’ordigno - che come spiega il Gruppo di Solidarietà Rivoluzionaria Consegne a domicilio FAI/FRI, che firma il documento, era composto da una bomba carta piena di polvere nera, bombola gas e bottiglia incendiaria con innesco temporizzato - non è esploso perché la miccia si è spenta autonomamente. Presumibilmente, la bomba artigianale è rimasta davanti al portone del palazzo di giustizia per almeno 24 ore, a seguito delle quali è stata vista da un passante e segnalata alla sicurezza del Tribunale.

Secondo quanto emerso, la Digos sta lavorando per individuare due uomini incappucciati che hanno piazzato l’ordigno e sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza. Nel frattempo, dall’ospedale San Paolo dove si trova l’anarchico in sciopero della fame da oltre quattro mesi, filtrano notizie sul suo stato di salute.

Dopo la notizia arrivata dalla Corte di Cassazione, Cospito avrebbe deciso di interrompere l’assunzione di integratori. Secondo la valutazione del medico che lo ha visitato ieri mattina i «parametri vitali tengono, ma siamo in presenza di una grave denutrizione. In questo momento assume solo acqua, zucchero e sale e da ieri ha sospeso gli integratori. La situazione ancora tiene, ma potrebbe aggravarsi di giorno in giorno alla luce della sospensione degli integratori». Il clima, dunque, rimane teso, soprattutto per i messaggi che arrivano dalla galassia anarco-insurrezionalista: «Non siamo fanatici della violenza, ma essa si rende sempre più necessaria per fermare le mani devastatrici del potere, perché amiamo la vita e la libertà».

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