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Roberto Mancini su Gianluca Vialli: speravo in un miracolo

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Il dolore per la perdita dell'amico Gianluca Vialli è ancora molto vivo e presente. Roberto Mancini è visibilmente commosso quando parla di Vialli ma è anche la persona che, forse meglio di tutti, può descrivere il vero valore dell'uomo e del campione di sport. «Non sto benissimo perché è una grande perdita, per me, per la sua famiglia prima di tutto e per tutto il calcio italiano. È un momento abbastanza difficile però bisogna andare avanti. Speravo in un miracolo, ci siamo visti, abbiamo parlato, scherzato, era sempre di buon umore come al solito e mi ha fatto piacere vederlo di buon umore in quel momento». Lo ha dichiarato il ct della Nazionale, Roberto Mancini, in una intervista realizzata e diffusa dalla Figc.

«Luca era un ragazzo gioioso, sempre allegro. Pochissime volte l’ho visto arrabbiato, quindi credo che vada ricordato così per quello che era realmente, molto vivo in tutti i sensi e a lui farebbe piacere che fosse ricordato com'era, oltre al fatto di essere stato un grande calciatore, un professionista, con un carisma straordinario per tutti noi. Era un ragazzo allegro, giovane a cui piaceva la vita».

 

 

 

Raidue ha anche proposto il documentario «La bella stagione» con Gianluca Vialli, Roberto Mancini e i giocatori della Sampdoria della stagione 1990-1992, quelli che vinsero lo storico scudetto. «È un film che riguarda l’anno dello scudetto - ha commentato Mancini - Ci sono cose calcistiche ma è stato fatto per far vedere quanto è importante l’amicizia tra le persone che lavorano nello stesso gruppo e dove si può arrivare quando c’è questa coesione. Il film è molto bello, con dei ricordi molto belli», ha concluso Mancini.

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