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Influenza, Giovanni Rezza: picco anticipato a inizio 2023

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Allarme influenza. Non bastavano le tensioni e i sacrifici fatti per mettersi alle spalle il peggio della stagione Covid, adesso gli italiani devono fare i conti con l'influenza stagionale che, quest'anno, sarà più intensa del solito e il cui picco arriverà nei primi giorni del nuovo anno. Sarà «una stagione a intensità molto alta, con un picco che potrebbe arrivare in anticipo. Anziché a gennaio-febbraio, nelle settimane di inizio anno». Parla dell’influenza in una intervista al Corriere della Sera, Giovanni Rezza, direttore del dipartimento di prevenzione del ministero della Salute.

 

 

 

«Sotto i 5 anni c’è stata un’impennata a 40,8 casi per mille rispetto a 29,6 della settimana precedente - afferma - I più piccoli, specialmente da 0 a 2 anni, in pratica non hanno incontrato mai questi virus perché hanno trascorso gli ultimi 2 inverni a casa o con le scuole chiuse. L’influenza in quelle stagioni ha fatto fatica a diffondersi. Sono quindi molto esposti al contagio». «Niente cambia dal punto di vista della sintomatologia che dura in media 5 giorni. Febbre molto alta che sale rapidamente, dolore alle ossa, mal di gola, raffreddore, inappetenza. Anche le cure non cambiano. Prendere antipiretici per abbassare la temperatura, bere molto, riposo e no antibiotici a meno che non siano indicati dal medico di fronte al sospetto di una complicazione batterica. Ricordiamo ancora che gli antibiotici non funzionano contro i virus», afferma.

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