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Ischia, frana e morti: si scava ancora nel fango. Tre bambini tra le vittime

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I soccorritori stanno lavorando senza sosta a Casamicciola, sull'isola di Ischia, dopo che l'ondata di fango ha travolto il centro abitato. Un mare di acqua e detriti che ha spinto verso il mare tutto ciò che ha trovato sul suo percorso. Fino a ieri sera erano almeno sette i morti accertati. La prima ad essere stata ritrovata è Eleonora Sirabella, la 31enne ischitana il cui corpo è stato identificato già sabato. Prima che il fango investisse la sua casa aveva chiamato il padre che abita a Lacco Ameno, ma non era riuscito a raggiungerla. Il suo compagno è ancora disperso. Nel corso della giornata di ieri, invece, sono stati trovati i corpi di Francesco Monti di 11 anni e della sorella Maria Teresa di 6 appena compiuti. La bimba indossava un pigiamino rosa, ed era sotto il suo letto. Ritrovate anche le salme di Maurizio Scotto Di Minico, di 32 anni, della moglie Giovanna Mazzella di 30 e del loro figlio neonato Giovangiuseppe, nato il 4 novembre scorso, appena 23 giorni fa. Tra le vittime accertate, anche Nikolinka Ganceva Blagova, 58enne bulgara. Il console bulgaro in Italia nel pomeriggio ha raggiunto Ischia per identificare la connazionale.

Si continua a scavare senza sosta, soprattutto nella zona di via Celario, nella parte alta di Casamicciola, nel tentativo di trovare le ultime 5 persone che mancano all'appello anche se con il passare delle ore le speranze di trovarli vivi si affievolisce sempre di più. Ancora isolati, invece, 4 o 5 nuclei familiari. Si tratta di circa 20 persone tra adulti e bambini, tutti localizzati in abitazioni di via Pera di Basso che ancora non dispongono di acqua corrente ed elettricità. I soccorritori stanno facendo arrivare un'autobotte per provare a fornire loro l'acqua. Sono sfollati, invece, altri 167 cittadini che hanno dovuto lasciare le loro case. In 96 hanno trovato sistemazione nell'hotel Michelangelo, a un paio di chilometri dal luogo del disastro. Altri, invece, sono stati ospitati da parenti e amici sull'isola. Ieri alle 18 si è tenuta una riunione in prefettura a Napoli per il coordinamento dei soccorsi, a cui ha preso parte anche il sindaco di Napoli e della città metropolitana, Gaetano Manfredi. «La priorità - dice il primo cittadino - è definire la zona rossa» sull'isola di Ischia, poi «ripulire le strade» per permettere la circolazione di mezzi pesanti, prima che una nuova ondata di maltempo si abbatta sull'isola e infine «riaprire le scuole».

A coordinare le operazioni sull'isola è il vice prefetto Simonetta Calcaterra, nominata dal governo commissario per l'emergenza a Ischia, per far fronte alla quale sono stati stanziati 2 milioni di euro dall'esecutivo. In mattinata Calcaterra ha incontrato il presidente di Regione Campania, Vincenzo De Luca. E proprio da De Luca arriva il monito più forte. «Non esiste l'abusivismo di nececessità, esistono situazioni di necessità», dice il governatore, convinto che «le costruzioni nelle zone fragili dal punto di vista idrogeologico vadano demolite». La Procura di Napoli intanto ha aperto un fascicolo per frana colposa, al momento senza indagati. 

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