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Una nuova zanzara terrorizza tutti: focolai di malaria in Africa e minaccia globale

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La lotta alla malaria deve affrontare un nuovo nemico: la zanzara ‘Anopheles stephensi’. Uno studio condotto dai biologi dell’Armauer Hansen Research Institute di Addis Abeba (Etiopia) indica che, con ogni probabilità, il focolaio di malaria recentemente scoperto a Dire Dawa, la seconda città più popolosa dell’Etiopia, ha origine dai parassiti trasmessi da A.stephensi, una specie che fino a pochi anni fa non era presente in questo Paese del Corno d’Africa o in qualsiasi altra parte del continente. Secondo la rivista Nature, il rilevamento del focolaio di malaria a Dire Dawa associato alla presenza di questa specie invasiva è stato annunciato ufficialmente il 1 novembre in occasione della riunione annuale dell’American Society of Tropical Medicine and Hygiene. 

 

 

Tra i motivi di preoccupazione, spicca il fatto che A. stephensis abbia mostrato resistenza a molti insetticidi di uso comune. Inoltre, questa specie è particolarmente adatta per la vita nelle città, quindi, la sua espansione minaccia un gran numero di persone. La zanzara A.stephensi, in grado di trasmettere sia Plasmodium falciparum che P. vivax, è da decenni uno dei principali vettori della malaria in alcune città dell’India e dell’Iran, ma è inattiva nelle aree rurali e quasi sconosciuta in Africa. Gibuti è diventato nel 2012 il primo Paese africano in cui è stata rilevata la presenza di Anopheles stephensi, dopo di che si è registrato un forte aumento dei casi di malaria. L’Istituto nigeriano di ricerca medica ha confermato per la prima volta nel luglio di quest’anno il rilevamento di Anopheles stephensi nell’Africa occidentale. Questa specie invasiva è stata individuata anche in Somalia, secondo quanto riportato dall’OMS, che a settembre ha lanciato un’iniziativa volta a fermare la diffusione di questa zanzara in Africa. Nella città di Dire Dawa, nell’Etiopia orientale, nel 2019 sono stati segnalati in totale 205 casi di malaria, ma la cifra è salita a 2.400 casi nel 2021.

 

 

Il team guidato da Fitsum Girma Tadesse, biologo molecolare presso l’Armauer Hansen Research Institute, ha studiato gli ultimi focolai a Dire Dawa e ha scoperto che la stragrande maggioranza delle persone infette vive in aree in cui la zanzara più frequente è attualmente la A stephensi. Tadesse ha avvertito che la preferenza di questa specie di zanzara per i serbatoi in acque libere, è comune in molte città africane. I funzionari della sanità pubblica hanno intensificato i loro sforzi per rilevare e controllare la zanzara, con l’Organizzazione Mondiale della Sanità che a settembre ha dichiarato una nuova iniziativa per fermarne la diffusione. Saranno necessari approcci più efficaci per evitare l’aumento della diffusione della malaria, sostengono gli esperti.

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