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Ciro Grillo, rinviata l'udienza: mancano monitor e microfoni

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Quinta udienza lampo a Tempio Pausania nel processo che vede imputati Ciro Grillo, figlio del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe, e i suoi tre amici Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, con l’accusa di violenza sessuale di gruppo su due studentesse nel 2019 in una villa di Porto Cervo. Assenti per legittimo impedimento due dei sette testimoni citati dal pm Gregorio Capasso, il medico legale e la ginecologa che visitarono una delle due ragazze dopo la denuncia dei carabinieri. Erano invece presenti per l’audizione la psicologa che ha assistito le vittime, i titolari del bed & breakfast di Palau dove alloggiavano le due studentesse e i due istruttori di kitesurf che parlarono con la 19enne il giorno dopo il presunto stupro. Assenti anche gli indagati e le due ragazze. 

L’udienza si è conclusa rapidamente, rinviata al 16 novembre, quando la difesa ha sottolineato la mancanza di impianti necessari a visionare il materiale processuale. Il rinvio, che fa saltare anche la prossima udienza già in calendario il 2 novembre, è dovuto alla carenza degli adeguati strumenti tecnologici nell'aula del tribunale in cui si svolgono i lavori: non erano disponibili i microfoni collegati all'impianto di stenotipia e uno schermo a parete su cui proiettare video, slide e foto. Nell'aula lo schermo a parete è rappresentato da un collage di fogli bianchi A4 appiccicati fra loro e al muro con lo scotch. I microfoni sono due e a contenderseli in questa causa sono oltre dieci avvocati, più il procuratore, costretti - segnala l’Ansa - a strapparseli di mano anche per sollevare una semplice eccezione. Carenze che la scorsa settimana erano state espressamente elencate in una lettere che il collegio difensivo aveva inviato al Tribunale, ma la missiva è rimasta senza risposta.

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