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Migranti, Matteo Salvini va a Lampedusa e si svuota l’hotspot. La Lega accusa: “Messa in scena indegna”

“Lampedusa. A poche ore dal mio arrivo, di notte, la Lamorgese organizza la fuga di centinaia di clandestini verso altre zone d’Italia. Vergogna. Dal 25 settembre, bye bye Lamorgese”. Matteo Salvini ha visitato l’isola dopo i numeri vertiginosi degli sbarchi delle ultime settimane e subito ha denunciato le mosse di Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno, accusata di aver organizzato un piano per alleggerire il carico di migranti nell’hotspot di Lampedusa, che era al collasso da giorni. “Sono a processo perché ho difeso i confini del mio paese. Il mestiere del ministro degli Interni era questo. A Palermo c’è ancora un processo in corso. Ma se a Palermo vale la legge che è valsa a Catania, verrà fuori che ho fatto solamente il mio dovere. Qualora gli italiani dovessero darmi fiducia io chiederò al mio governo di reintrodurre i decreti sicurezza. Io ho fatto un bel servizio all’unione europea - prosegue - adesso i confini italiani sono un colabrodo. Non stiamo facendo un bel servizio all’umanità. Non è questo il paese civile dove voglio che crescano i miei figli. Chi ha diritto di venire in Italia ci giunge in aereo, chi non ha diritto non rischia la vita in mare” le parole del segretario del Carrocio a margine della sua visita all’hotspot di Lampedusa.

 

 

Il deputato della Lega Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali, si è scagliato contro Lamorgese per quanto successo: “Una messa in scena indegna. Dopo non aver mai mosso un dito per arginare l’immigrazione clandestina nel nostro Paese, Lamorgese fa svuotare l’hotspot di Lampedusa e rimuovere i barchini dal porto in piena notte e col favore delle tenebre. È bastato annunciare l’arrivo di Salvini nell’isola per svegliare il Viminale. Che farsa. Ma dal 25 settembre, grazie al voto degli italiani, si volta pagina”.

 

 

Poi è stato il turno dei senatori leghisti Stefano Lucidi e Manuel Vescovi, componenti commissione Esteri a Palazzo Madama: “Si annuncia l’arrivo di Matteo Salvini a Lampedusa e, ‘casualmente’, il Viminale svuota l’hotspot. Sbarchi continui sulle nostre coste nel più totale e colpevole silenzio e, adesso, per paura delle telecamere a seguito della visita sull’isola del nostro segretario federale, il ministro Lamorgese organizza nella notte l’esodo di centinaia di clandestini. Modi e tempi vergognosi e imbarazzanti che non cancellano certo il fallimento della sinistra nella gestione dell’accoglienza. Il 25 settembre, finalmente, la parola passerà agli italiani che sapranno distinguere slogan da buonsenso”.