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Temporali, grandine e trombe d'aria devastano il Nord Italia. Più danni che un clima fresco

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Piogge e temporali ma anche grandine, forti venti e trombe d’aria: i flussi di corrente fresche occidentali arrivate sul Nord Italia hanno portato un po’ di sollievo dall’afa ma hanno anche causato danni, in particolare all’agricoltura, e molti disagi. Nella serata di martedì un temporale di alcune ore ha investito Milano e molte zone della Lombardia con tuoni, fulmini e vento forte, sradicando alberi e allagando cantine. Nel capoluogo lombardo sono stati necessari 120 interventi dei vigili del fuoco, soprattutto nella zona nord ovest. Il tratto ferroviario tra Mortara e Porta Genova è stato chiuso per alcune ore per la caduta di alberi con una decina di treni cancellati. A Saronno, in provincia di Varese, e a Lodi molte auto sono state danneggiate dalla grandine. Grandinate e forti raffiche di vento anche su Pavia e tutta la provincia. Tratti in salvo 16 scout milanesi sorpresi da un violento nubifragio sulle Alpi Orobie, in territorio comunale di Gerola Alta. I giovani, fra cui una ragazza ferita a un braccio per una caduta, erano impossibilitati a muoversi perché le passerelle erano state travolte dalle acque in piena dei torrenti. 

 

 

In Valtellina i detriti causati dal maltempo hanno invaso la galleria del Gallo a Livigno, ostruendola e interrompendo quindi la viabilità. I Vigili del fuoco volontari della località con i colleghi permanenti del distaccamento di Valdisotto hanno portato in salvo coi canotti un gruppo di ciclisti che non riusciva a ritornare nel paese turistico. 

 

 

Ingenti i danni causati dalla grandine alle campagne già duramente provate dalla siccità: i chicchi di ghiaccio, ha riferito la Coldiretti, hanno investito pesantemente soprattutto l’ovest di Milano, dove una tromba d’aria e la forte pioggia mista a grandine hanno colpito l’area tra il comune di Arconate e quello di Parabiago, spezzando il mais e la soia, oltre a scoperchiare le strutture agricole. Per di più le precipitazioni non cambiano lo stato di sofferenza idrica sul territorio come si evidenzia dal livello idrometrico del fiume Po che è sceso a 3,7 metri. La carenza d’acqua sta minacciando oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento. La pioggia per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa perché altrimenti i terreni non riescono a drenarla.

 

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