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Milano, uomo si suicida al Palazzo di Giustizia. Gli investigatori: “Aveva crisi depressive”

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Un uomo è morto precipitando da una finestra del Palazzo di Giustizia di Milano, dal lato di via Manara. Sul posto si sono messi subito al lavoro il 118 e i carabinieri: dalle prime informazioni l’uomo, che aveva 49 anni, sarebbe precipitato - probabilmente si è lanciato - dal bagno del settimo piano dove si trovano gli uffici del giudice e si svolgono le udienze. Il corpo è precipitato in un cortile interno. Sul posto è al lavoro anche la polizia. L’ipotesi prevalente è che si sia trattato di un gesto volontario. L’uomo infatti aveva addosso un biglietto in cui avrebbe annunciato di farla finita per motivi personali, non legati a problematiche connesse con la giustizia. Sono in concorso accertamenti per capire la professione dell’uomo. Dalle prime attività degli investigatori dell’Arma risulta che l’uomo soffriva di crisi depressive. Secondo quanto trapela la vittima sarebbe un avvocato e si sarebbe suicidato per motivi personali ed economici l’uomo. Le indagini sono coordinate dal pm di turno Cristiana Roveda.

 

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