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Mancano i lavoratori e Gardaland deve chiudere le giostre in anticipo

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Mancano i lavoratori e anche Gardaland va in crisi. Il parco divertimenti è costretto a chiudere in anticipo tredici giostre per l'assenza dei lavoratori stagionali. Una decisione che ha mandato su tutte le furie i visitatori: 2,7 milioni ingressi registrati nel 2021.

 

«Durante l’orario diurno, tutte le attrazioni del Parco sono sempre state e continuano a restare aperte. Da oggi, con l’estensione dell’apertura del Parco fino alle 23, solo alcune attrazioni del Parco saranno temporaneamente chiuse dopo le 19 a causa delle difficoltà che Gardaland, come tutto il settore del turismo, sta riscontrando nella ricerca di personale da assumere per la stagione estiva». Lo rende noto, l’amministratore delegato di Gardaland, Sabrina De Carvalho.

 

Da parte della direzione del parco «stiamo però continuando ad assumere e attivando tutti gli strumenti per integrare il personale ancora mancante - assicura De Carvalho - . Mano a mano che si procederà con il recruiting e si raggiungerà il numero necessario di addetti, apriremo progressivamente le attrazioni chiuse per permettere ai nostri visitatori di godere al massimo le giornate al parco».

Sui sociale è esplosa la protesta dei visitatori, soprattutto di chi è in possesso di un abbonamento. A partire da domani, domenica 19 giugno, ben 13 attrazioni del parco chiuderanno con quattro ore d'anticipo: un elenco che comprende Jungle Rapids, Magic House, Superbaby, Funny Express, Flying Island, Baby cavalli, Peter Pan, Cinema 4D Experience, Space Vertigo, Colorado Boat,Kung fu Panda Master, Albero di Prezzemolo e Baby Canoe. 

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