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“Curava tumori col bicarbonato”. Un ex medico è finito un'altra volta a processo

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Augusto Parboni
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Era finito sotto inchiesta nel 2015 per omicidio colposo ed esercizio abusivo della professione medica perché prometteva di salvare i malati di tumore somministrando un trattamento a base di bicarbonato. Un'accusa che ha poi portato un ex medico ad ascoltare una condanna a cinque anni e sei mesi di reclusione in primo e secondo grado. Sentenza poi annullata in Cassazione, che ha rimandato gli atti in appello. Nel 2016, però, Tullio Simoncini, secondo la magistratura romana, avrebbe continuato a portare avanti i trattamenti con il bicarbonato a malati di cancro. Proprio per questo l'imputato si trova di nuovo davanti ai giudici del Tribunale della Capitale, che hanno avviato un altro processo nei suoi confronti per quattro episodi che sono stati denunciati tra marzo e novembre 2016. L'uomo era stato radiato nel 2006 dall'Ordine professionale. Dopodiché l'ex medico si era trasferito a Tirana dove aveva continuato a praticare la professione.

 

 

La condanna arrivata nel 2018, poi annullata alcuni mesi fa, faceva riferimento alla morte di un ragazzo catanese di 27 anni, che nel 2015 si era rivolto a Simoncini dopo che aveva scoperto tre anni prima un tumore al cervello. Il giovane sarebbe poi morto dopo un breve periodo di trattamento a base di bicarbonato in un ospedale albanese: versione che sarà di nuovo esaminata durante il secondo processo d'appello. Per quanto riguarda invece il processo in corso, altre quattro persone hanno riferito di essere state visitate dall'ex medico nel 2016. «L'imputato abusivamente esercitava la professione di medico per la quale è prevista speciale abilitazione da parte dello Stato - scrivono gli inquirenti nel decreto di citazione - effettuando la visita medica di una donna palpando la zona addominale e prescrivendo una Tac».

 

 

Non solo. Negli atti si legge che l'imputato ha effettuato anche «un consulto a pagamento via Skype a una donna» e a un'altra «a mezzo whathapp prescrivendo lavaggi con bicarbonato detti washing». Infine, l'ex medico, secondo quanto emerso dagli atti, avrebbe «effettuato un consulto a un uomo descrivendogli la cura consistente nell'infiltrazione di bicarbonato di sodio diluito al 5 per cento». «Simoncini ci riferiva che il costo totale della cura si aggirava intorno ai 7mila euro complessivi - si legge nelle carte - con un anticipo di mille euro nel caso di conferma della malattia a seguito dell'ecografia».

 

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