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Finlandia e Svezia entrano nella Nato, l'ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci avverte: può finire male

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Luca De Lellis
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La presunta decisione di Svezia e Finlandia di entrare nell’alleanza militare della Nato ha irritato Mosca. Tanto che il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, stando a quanto riporta l’Ansa, ha dichiarato “conseguenze tra le più indesiderabili”, con l’esercito di Putin che “prenderà le necessarie misure di sicurezza difensive”.

Nella puntata di "Coffee Break", andata in onda su La7 nella mattinata di giovedì 14 aprile, il conduttore Andrea Pancani ha interpellato l’ambasciatore e ricercatore dell’Istituto Affari Internazionali, Ferdinando Nelli Feroci, chiedendo un suo parere in merito a questo tema bollente: “Se due paesi sovrani e indipendenti che ruotano nell’orbita occidentale da decenni decidono che la loro sicurezza è meglio garantita se entrano nell’alleanza atlantica piuttosto che se restano in questo limbo di una loro presunta neutralità – esordisce il diplomatico di Pisa – noi non possiamo che prenderne atto. Non significa che la Nato vuole espandersi ad Est”.

Quel che è certo però, come Nelli stesso afferma, è che se questa dovesse essere la scelta definitiva, ciò non aiuterebbe a placare gli animi. La tempistica, per intenderci, non è delle migliori. Tuttavia “la Nato non può dire aspettate un attimo, facciamo calmare Putin e poi vi facciamo entrare”. Queste provocazioni scateneranno ancora di più l’ira del leader del Cremlino? “Dal punto di vista russo mi rendo conto che non è un gesto amichevole. Lo scenario al quale dobbiamo prepararci per i prossimi anni è quello di una costante Guerra Fredda”.

A questo punto interviene anche il giornalista Roberto Arditti, che ricorda un dettaglio non di poco conto: “Noi siamo in presenza di un’aggressione militare da parte della Russia. Questa guerra, che ha già causato decine di migliaia di morti, non può essere derubricata a vertenza tra stati e quindi prevedere una risposta amichevole. Di conseguenza – prosegue l’autore di Formiche.net – se antichi paesi di tradizione pacifista come Svezia e Finlandia pongono a se stessi questioni di sicurezza nazionale, e vedono nell’alleanza atlantica uno strumento per incrementarla, ben venga”. Intanto però la Russia è già corsa ai ripari, e la Finlandia teme le ritorsioni dell’esercito di Mosca ammassato al confine. 

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