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Ritrovata la bimba di 5 anni fuggita dopo la lite con la mamma

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Pina Sereni
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Sarà l’indagine aperta dalla Procura di Campobasso, portata avanti da carabinieri e polizia, a chiarire i punti ancora oscuri della notte trascorsa al gelo dalla piccola Nicole, la bambina di 5 anni scomparsa sabato sera a Sant’Angelo Limosano, paesino di 300 anime del Medio Molise. Si procede per scomparsa di minore dopo il ritrovamento della bambina, individuata verso mezzogiorno dopo 12 ore di terrore puro. Si è temuto il peggio: Nicole, secondo le ricostruzioni, si è allontanata dall’abitazione di campagna in contrada Fonte San Pietro, a circa 4 chilometri dal paese, sfuggendo al controllo dalla madre che nella stanza accanto stava dando il biberon al fratellino più piccolo. Il padre, a quell’ora, non era a casa e la donna era sola con i figli.

L’allarme è scattato intorno alle 23 con una telefonata ai vigili del fuoco e al 112. Subito è stata messa in moto una imponente ricerca coordinata dalla Prefettura di Campobasso con squadre del 115, soccorso alpino, carabinieri, polizia, finanza, cani molecolari, droni a calore. Un dispiegamento di forze massiccio, con il supporto di decine e decine di cittadini dei comuni Sant’Angelo Limosano e Limosano che fin dalla notte si sono radunati rilanciando l’appello a ritrovare Nicole nelle chat e sui social. Malgrado le tenebre e il gelo, che ha reso difficilissimi i soccorsi, il bosco davanti la casa bianca di campagna è stata perlustrato palmo a palmo, con l’utilizzo dei mezzi di soccorso più sofisticati. Di Nicole nessuna traccia fino alla tarda mattinata di ieri quando la cercavano anche due elicotteri. La bambina è stata avvistata dall’alto, individuata grazie al giaccone rosa chiaro durante la ricognizione aerea, in un dirupo a circa 800 metri in linea d’aria dalla sua abitazione. «Era bloccata dai rovi in una zona particolarmente impervia, non poteva muoversi» raccontano gli uomini del soccorso alpino scesi a terra, che l’hanno liberata. «Era solo infreddolita ma è una bambina forte e ha resistito alla temperatura rigida della notte» ha raccontato Ettore Mascieri, soccorritore del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che l’ha trovata. «Durante il tragitto sul velivolo non sembrava spaventata, ha voluto indossare il berretto della polizia e ha chiesto di poter avere uno snack».

 

 

 

 

«Nicole era illesa, a parte qualche graffio» conferma il nonno materno Nicola Lomma, che in prima battuta ha sospettato un rapimento, lasciando intendere che dietro la scomparsa potesse non esserci una semplice marachella. Il sindaco di Sant’Angelo Limosano William Ciarallo ha raccontato che «Nicole è scappata per un rimprovero della mamma che le ha detto di mettere a posto i giocattoli». È stata proprio la madre, 24 anni, a riferire all’atto della denuncia di aver visto una sedia vicino alla finestra aperta del piano terra, a un metro dal pavimento. «Nicole è uscita dalla finestra» ha ipotizzato. Al momento dell’annuncio sulla scomparsa la descrizione del suo abbigliamento parlava di «scarpe da ginnastica, leggins e una maglietta» ma la piccola per fortuna indossava un giaccone rosa imbottito e con il cappuccio. «È uno degli aspetti sui quali stiamo lavorando» dice il comandante della Squadra Mobile di Campobasso. I carabinieri hanno ascoltato entrambi i genitori, madre di 24 anni e padre di 30 anni, per ricostruire la dinamica e incrociare gli elementi. Nelle prossime ore saranno ascoltati altri parenti.

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