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"Carne da cannone" per le armi chimiche, Margelletti svela la mossa di Putin in Ucraina: chi manda al massacro

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L'ultima minaccia della Russia nella guerra con l'Ucraina è quella delle armi chimiche e batteriologiche? Il dibattito tiene bando sui media di tutto il mondo, soprattutto quelli americani, e le accuse incrociate rimbalzano tra Mosca e Pechino da una parte, e Kiev e Washington dall'altra. Andrea Margelletti, presidente del Ce.S.I. - Centro Studi Internazionali sabato 12 marzo ha spiegato a Coffee break, il programma di La7, i motivi per i quali la minaccia biologica di Mosca è concreta.  

 

Si tratta di un test per l'Occidente, spiega il Consigliere per le Politiche di sicurezza e di contrasto al terrorismo del ministro della Difesa, che parte dal possibile arruolamento di foreign fighters da parte della Russia da spedire al fronte ucraino. Potrebbero essere loro la "carne da cannone" che serve a Vladimir Putin, spiega Margelletti secondo cui la Russia vuole usare armi chimiche ma sa di non avere la sufficiente esperienza militare per farlo. "Impiegarle potrebbe voler dire sacrificare le prime linee, e se non ci sono i tuoi ma 'carne da cannone' di cui non ti interessa nulla..." afferma Margelletti. L'analista ricorda l'insofferenza storica di Mosca nei confronti di contractors e combattenti stranieri, ma in questo caso potrebbe fare un'eccezione per non rischiare vite russe negli attacchi chimici. 

 

Ma parliamo di un rischio concreto? "Assolutamente sì, non perché le armi chimiche sono necessarie a rompere il fronte ucraino ma per testare noi - è la tesi di Margelletti - è come il bombardamento dell'ospedale pediatrico" di Mariupol. In altre parole Mosca vuole "alzare sempre di più l'asticella del conflitto per vedere come reagisce l'Occidente, che di fronte ai massacri di donne e bambini non ha fatto niente". Putin parla a Europa e Stati Uniti, non agli ucraini. E anche se dovesse usare le armi chimiche "presumibilmente noi non faremo nulla". La Russia alza il livello di scontro "sfidando l'Occidente", riassume il conduttore Andrea Pancani. "Testando l'Occidente", lo corregge l'esperto di strategia militare, perché "in questo momento non siamo politicamente in grado di accettare una sfida di Mosca". 

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